rottamazione, ravvedimento e ravvedimento in Cassazione: chiarimenti sulla definizione agevolata
In questo articolo verranno approfonditi i concetti di rottamazione, ravvedimento e ravvedimento in Cassazione, con particolare attenzione alle agevolazioni per l’anno in corso. Si tratta di strumenti previsti dalla normativa fiscale che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco in modo agevolato, evitando sanzioni e interessi di mora. Vediamo nel dettaglio come funzionano e quali sono le differenze tra di loro.
– Rottamazione: si tratta di un istituto introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 che consente ai contribuenti di sanare le proprie posizioni debitorie nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e degli enti previdenziali. Attraverso la rottamazione è possibile pagare le somme dovute in modo dilazionato, generalmente in 5 rate, senza applicazione di sanzioni e interessi di mora. È importante sottolineare che la rottamazione può essere richiesta solo per debiti di natura tributaria e contributiva scaduti al 24 ottobre 2016.
– Ravvedimento: il ravvedimento operoso è un istituto previsto dall’articolo 13 del Decreto Legislativo 472/97 che consente ai contribuenti di regolarizzare le proprie posizioni con il Fisco in caso di omesso o infedele versamento di imposte. Attraverso il ravvedimento è possibile sanare la propria posizione entro determinati termini, pagando una sanzione ridotta rispetto a quella prevista per legge. È importante precisare che il ravvedimento può essere effettuato entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stato commesso l’errore.
– Ravvedimento in Cassazione: il ravvedimento in Cassazione è un istituto previsto dall’articolo 13 del Decreto Legislativo 546/92 che consente ai contribuenti di sanare la propria posizione in caso di ricorso alla Corte di Cassazione. Attraverso il ravvedimento in Cassazione è possibile regolarizzare la propria posizione entro determinati termini, pagando una sanzione ridotta rispetto a quella prevista per legge. È importante sottolineare che il ravvedimento in Cassazione può essere effettuato entro il termine di presentazione del ricorso alla Corte di Cassazione.
Le agevolazioni per l’anno in corso sono previste dalla normativa fiscale al fine di favorire la regolarizzazione delle posizioni debitorie dei contribuenti. Queste agevolazioni consentono di sanare la propria posizione con il Fisco in modo più vantaggioso rispetto alle sanzioni e agli interessi di mora previsti per legge. È importante sottolineare che le agevolazioni per l’anno in corso possono essere richieste solo entro determinati termini e condizioni previsti dalla normativa vigente.
Altresì, è importante tenere presente che l’opportunità di avvalersi delle agevolazioni per l’anno in corso dipende dalla corretta valutazione della propria situazione fiscale e dalla tempestiva presentazione della richiesta di rottamazione, ravvedimento o ravvedimento in Cassazione. A parere di chi scrive, è fondamentale rivolgersi a un professionista del settore per ottenere un’adeguata assistenza nella gestione delle pratiche di regolarizzazione fiscale.
Possiamo quindi dire che la rottamazione, il ravvedimento e il ravvedimento in Cassazione rappresentano strumenti utili per i contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione con il Fisco in modo agevolato. Grazie alle agevolazioni per l’anno in corso, è possibile sanare le proprie posizioni debitorie evitando sanzioni e interessi di mora, garantendo così una maggiore tranquillità e sicurezza dal punto di vista fiscale.
Per ulteriori chiarimenti sulla definizione agevolata di rottamazione, ravvedimento e ravvedimento in Cassazione, visita il sito dell’Agenzia delle Entrate al seguente link: Clicca qui per maggiori informazioni.