L’aggiornamento delle Aree Urbane Funzionali ridefinisce l’accesso agli ecoincentivi auto: esclusi molti comuni, cresce la protesta per i nuovi criteri territoriali.
Con l’aggiornamento delle Aree Urbane Funzionali (FUA) da parte dell’Istat, cambiano le regole per accedere agli incentivi auto 2025. Da quest’anno, infatti, il beneficio statale è riservato esclusivamente ai residenti nelle FUA, una definizione territoriale che incide profondamente sull’accesso ai bonus per l’acquisto di veicoli. Questa novità ha scatenato una forte reazione tra gli italiani, soprattutto in quelle città che, pur avendo avuto in passato diritto agli incentivi, ora ne risultano escluse.
Le nuove regole per gli incentivi auto 2025: cosa sono le FUA e chi può accedere
Le Aree Urbane Funzionali rappresentano un concetto più ampio rispetto a quello della semplice città o capoluogo. Una FUA comprende una città con almeno 50.000 abitanti più l’insieme dei comuni limitrofi dai quali si registra un intenso flusso di pendolarismo casa-lavoro. L’Istat ha aggiornato di recente la lista delle FUA sulla base del censimento 2021, portando il totale a 83 aree urbane comprendenti oltre 2.200 comuni e circa metà della popolazione italiana (32,9 milioni su 59 milioni).
Per rientrare nella definizione di FUA è necessario che un comune presenti contemporaneamente due condizioni: una densità abitativa elevata (almeno 1.500 abitanti per km² in almeno il 50% del territorio comunale) e la presenza di un flusso di pendolari verso la città principale che superi il 15% della popolazione attiva. Solo i comuni contigui che soddisfano questi requisiti sono inclusi nelle FUA, escludendo quindi realtà isolate anche se con elevato pendolarismo.

Tra le città incluse nelle FUA vi sono 75 capoluoghi di Regione e otto città non capoluogo: Acireale, Altamura, Battipaglia, Bisceglie, Carpi, Cerignola, Gela e Sassuolo.
Dal 2025, per poter richiedere gli ecoincentivi auto, che possono arrivare fino a 11.000 euro, non basta più rispettare i parametri economici come l’ISEE, ma è imprescindibile la residenza in un Comune compreso in una FUA. Questo vincolo ha determinato l’esclusione di numerosi comuni che in passato potevano beneficiare del bonus.
Il Ministero della Transizione Ecologica (MASE) ha chiarito che per garantire equità e continuità, potranno accedere agli incentivi:
- i residenti o titolari di sede legale nei comuni appartenenti alle FUA presenti nel decreto dell’8 agosto 2025;
- i residenti o titolari di sede legale nei comuni inseriti nel nuovo elenco pubblicato il 20 ottobre 2025.
Questa doppia validità mira a evitare penalizzazioni per chi ha già programmato l’acquisto o ha fatto domanda basandosi sulle vecchie liste, estendendo però al tempo stesso la platea grazie all’inclusione di 368 nuovi comuni. Per verificare la propria posizione, il MASE ha messo a disposizione un modulo online di consultazione.