Diritto dell’ambiente
Il diritto dell’ambiente è la branca del diritto che si occupa della tutela dell’ambiente e della salvaguardia delle risorse naturali, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e la protezione della salute e del benessere delle persone.
In Italia, il diritto dell’ambiente è disciplinato da diverse leggi e normative, tra cui la Costituzione, il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. n. 152/2006), il Testo Unico sulla sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008), la Legge sulle aree protette (L. n. 394/1991) e molte altre.
Le principali aree di intervento del diritto dell’ambiente sono:
- La tutela dell’aria, dell’acqua e del suolo: si occupa di regolare le attività che possono causare inquinamento o degradazione ambientale, prevedendo sanzioni per chi viola le norme in materia di smaltimento dei rifiuti, di gestione delle acque, di utilizzo delle risorse naturali e di controllo delle emissioni in atmosfera.
- La gestione dei rifiuti: si occupa di regolare la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il recupero dei rifiuti, prevedendo l’obbligo per le aziende di adottare pratiche eco-sostenibili e di incentivare il riciclo e il riutilizzo dei materiali.
- La tutela della natura e della biodiversità: si occupa di tutelare le aree protette e le specie animali e vegetali in pericolo di estinzione, prevedendo sanzioni per chi commette atti di caccia, pesca o prelievo illegale di flora e fauna.
- La responsabilità ambientale: prevede la responsabilità civile e penale per chi causa danni ambientali, come ad esempio gli incidenti industriali, e prevede la necessità di adottare misure di bonifica e di ripristino dell’ambiente.
Il diritto dell’ambiente è disciplinato da organi di controllo e di vigilanza, come le Autorità ambientali, che si occupano di verificare l’applicazione delle norme ambientali e di adottare le misure necessarie per garantire la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.
Diritto dell'ambiente, Diritto Penale e Criminologia
23 Marzo 2022
Tempi duri per gli incivili dei rifiuti abbandonati in area privata che rischiano fino a € 26 mila di sanzione e 2 anni di detenzione oltre all’obbligo di rimuoverli e dimostrare di averli poi smaltiti correttamente
Segue...