Uno sciopero dei treni consiste nella sospensione temporanea del servizio ferroviario da parte dei lavoratori che operano nel settore, solitamente dipendenti delle aziende che gestiscono le linee. Viene indetto dalle organizzazioni sindacali come forma di protesta per rivendicare diritti o migliori condizioni contrattuali ed è un diritto che può essere esercitato lecitamente solo nel pieno rispetto della normativa vigente.
Alcuni cenni storici sullo sciopero dei treni in Italia
In Italia il diritto di sciopero è stato introdotto nel 1920 con lo Statuto dei Lavoratori, riconoscendo ai sindacati la libertà di azione e di coalizione. Negli anni Sessanta e Settanta furono frequenti gli scioperi nel settore dei trasporti, in particolare dei treni, per rivendicare una migliore definizione delle relazioni industriali.
Oggi lo sciopero dei trasporti pubblici, compresi i treni, è regolato da una legge del 1990 che prevede l’obbligo di preavviso di almeno 10 giorni prima dell’astensione dal lavoro, al fine di ridurre i disagi per l’utenza. L’organizzazione e la procedura di sciopero sono definite da precise regole stabilite dalla Commissione di Garanzia per evitare abusi. Sono previste fasce orarie di garanzia in cui il servizio deve essere assicurato.
In quali ore ci sarà lo sciopero dei treni?
La legge stabilisce alcune fasce orarie in cui non è possibile indire scioperi del trasporto ferroviario: dalle ore 6:00 alle 9:00 e dalle ore 18:00 alle 21:00 dal lunedì al venerdì. In queste fasce deve essere assicurato almeno il 50% dei servizi nelle grandi città e il 25% nelle medie e piccole località.
In cosa consiste la precettazione dei lavoratori, e in che modo può avvenire durante uno sciopero dei treni?
La precettazione consiste nell’obbligo di prestazione lavorativa imposto dal Prefetto ai lavoratori per assicurare i servizi essenziali previsti dalla legge. Nel trasporto pubblico locale può essere disposta per uno sciopero di durata superiore alle 4 ore o in concomitanza con eventi eccezionali. Nel trasporto ferroviario la precettazione è stata sostanzialmente abolita.
Quali treni sono garantiti durante lo sciopero?
Anche durante uno sciopero dei treni devono essere assicurati alcuni servizi minimi, soprattutto nelle fasce pendolari. La legge stabilisce l’obbligo di effettuare almeno il 50% delle corse durante le ore di punta del mattino e della sera, così da tutelare gli spostamenti casa-lavoro degli utenti. Il contratto nazionale integrativo prevede ulteriori prescrizioni.
Il sito di TrenItalia riporta informazioni sulle corse garantite.
Posso chiedere un rimborso per lo sciopero?
Se a causa dello sciopero non è possibile programmare un viaggio alternativo nella stessa giornata, il passeggero ha diritto al rimborso integrale del biglietto, sotto forma di denaro o voucher. Per ottenerlo deve presentare ricorso scritto all’azienda entro un mese dalla data di viaggio, allegando il titolo di trasporto non fruito e i documenti attestanti il disservizio subito. Le aziende devono dare risposta motivata entro 30 giorni. È prevista la mediazione gratuita in caso di contenzioso.
Posso chiedere la ricollocazione su un altro treno?
Qualora a causa di uno sciopero si verifichi la cancellazione totale o parziale di un treno, le società di trasporto devono garantire al viaggiatore la ricollocazione su un altro convoglio, senza penali o sovrapprezzi. Questo vale sia per i biglietti di corsa semplice che per quelli di abbonamento.
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