Il ricorrente ha impugnato un decreto emesso dal Prefetto di Milano attraverso il quale veniva respinta l’istanza di modifica del prenome, per assumere quello di colui che molti anni prima glii aveva salvato la vita. A sostegno del ricorso: la violazione dell’art. 89 del D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396, l’eccesso di potere per manifesta irragionevolezza e la carenza di motivazione.
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