Il diritto di recesso del consumatore nell’articolo 52 del Codice del Consumo

Il diritto di recesso del consumatore nell’articolo 52 del Codice del Consumo

Il diritto di recesso del consumatore è un importante strumento di tutela previsto dall’articolo 52 del Codice del Consumo. Questa norma, che si applica a tutti i contratti conclusi a distanza o fuori dai locali commerciali, consente al consumatore di recedere dal contratto senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo.

L’articolo 52 del Codice del Consumo stabilisce che il consumatore ha diritto di recedere dal contratto entro un termine di 14 giorni, a partire dalla data di consegna dei beni o dalla conclusione del contratto nel caso di servizi. Tale termine può essere esteso fino a 12 mesi nel caso in cui il venditore non abbia fornito al consumatore tutte le informazioni relative al diritto di recesso.

Per esercitare il diritto di recesso, il consumatore deve inviare una comunicazione scritta al venditore, tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento o tramite posta elettronica certificata. È importante che la comunicazione sia inviata entro il termine di 14 giorni, pena la perdita del diritto di recesso.

Una volta esercitato il diritto di recesso, il consumatore ha il diritto di ottenere il rimborso di tutte le somme pagate, compresi i costi di consegna. Il venditore ha l’obbligo di rimborsare il consumatore entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso. Tuttavia, il venditore può trattenere il rimborso fino al ricevimento dei beni restituiti o fino alla dimostrazione da parte del consumatore di averli spediti.

È importante sottolineare che il consumatore è responsabile della diminuzione del valore dei beni risultante da una manipolazione diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni. Pertanto, se il consumatore ha utilizzato i beni in modo non conforme a quanto necessario per valutarne le caratteristiche e il funzionamento, il venditore può detrarre dal rimborso il valore della diminuzione.

L’articolo 52 del Codice del Consumo prevede alcune eccezioni al diritto di recesso. Ad esempio, il diritto di recesso non si applica ai contratti di fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati, ai contratti di fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o legati alla protezione della salute e ai contratti di fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente.

Inoltre, il diritto di recesso non si applica ai contratti di fornitura di servizi se l’esecuzione del servizio è iniziata con l’accordo del consumatore prima della scadenza del termine di recesso o se il consumatore ha espresso il consenso esplicito a che il venditore inizi l’esecuzione del servizio prima della scadenza del termine di recesso.

È altresì importante sottolineare che il diritto di recesso non si applica ai contratti di fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato alle fluttuazioni del mercato finanziario che il venditore non può controllare e che possono verificarsi durante il periodo di recesso.

In conclusione, l’articolo 52 del Codice del Consumo rappresenta un importante strumento di tutela per il consumatore, garantendo il diritto di recedere dal contratto senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo. Tuttavia, è importante che il consumatore sia consapevole delle eccezioni e delle condizioni previste dalla normativa per poter esercitare correttamente il proprio diritto di recesso. A parere di chi scrive, il diritto di recesso rappresenta un elemento fondamentale per garantire la tutela dei consumatori e la corretta funzionalità del mercato.

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