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Azione di responsabilità contro l’amministratore: quando è proposta dai soci

Azione di responsabilità contro l’amministratore: quando è proposta dai soci

L’azione di responsabilità contro l’amministratore è un importante strumento a disposizione dei soci per tutelare i propri interessi e verificare la corretta gestione della società. In particolare, quando questa azione viene proposta dai soci, si apre un’importante fase di controllo e verifica delle attività svolte dall’amministratore. Vediamo quindi quali sono le condizioni e le modalità per proporre un’azione di responsabilità contro l’amministratore.

Innanzitutto, l’azione di responsabilità può essere proposta dai soci quando sussistono gravi irregolarità o violazioni degli obblighi da parte dell’amministratore. Queste irregolarità possono riguardare la gestione finanziaria, la violazione delle norme statutarie o delle disposizioni di legge, o ancora comportamenti che ledono gli interessi della società o dei soci stessi.

Per proporre l’azione di responsabilità, i soci devono rispettare alcune condizioni. In primo luogo, è necessario che la società sia una società di capitali, come ad esempio una società per azioni (S.p.A.) o una società a responsabilità limitata (S.r.l.). Inoltre, è richiesto che i soci che intendono proporre l’azione rappresentino almeno il 10% del capitale sociale, oppure che il valore delle azioni o delle quote di partecipazione detenute raggiunga una determinata soglia stabilita dallo statuto sociale.

Una volta che i soci hanno deciso di proporre l’azione di responsabilità, devono seguire una serie di passaggi. Inizialmente, è necessario convocare un’assemblea straordinaria dei soci, nella quale viene deliberata la proposta di azione di responsabilità. Questa delibera deve essere adottata con una maggioranza qualificata, che può variare a seconda delle disposizioni statutarie o delle norme di legge applicabili.

Successivamente, la proposta di azione di responsabilità deve essere notificata all’amministratore interessato, il quale ha la possibilità di presentare una memoria difensiva entro un determinato termine. In seguito, l’assemblea dei soci dovrà deliberare sulla prosecuzione dell’azione di responsabilità, tenendo conto delle eventuali argomentazioni presentate dall’amministratore.

Se l’assemblea dei soci decide di proseguire con l’azione di responsabilità, sarà necessario nominare un giudice istruttore, il quale avrà il compito di valutare le prove e gli elementi a sostegno dell’azione. Il giudice istruttore potrà anche disporre l’acquisizione di documenti e la testimonianza di eventuali testimoni.

Una volta conclusa l’istruttoria, il giudice istruttore redigerà una relazione finale, nella quale esporrà le proprie conclusioni e raccomandazioni. Spetterà poi all’assemblea dei soci decidere se accogliere o respingere le conclusioni del giudice istruttore.

In caso di accoglimento delle conclusioni del giudice istruttore, l’assemblea dei soci potrà deliberare l’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore. Questa azione potrà comportare diverse conseguenze, come ad esempio la revoca dell’amministratore stesso, la richiesta di risarcimento danni o la richiesta di restituzione di somme indebitamente percepite.

In conclusione, l’azione di responsabilità contro l’amministratore quando proposta dai soci è un importante strumento per verificare la corretta gestione della società e tutelare gli interessi dei soci stessi. È un procedimento che richiede il rispetto di determinate condizioni e che prevede una serie di passaggi, culminando con la decisione dell’assemblea dei soci. Altresì, è fondamentale che l’azione di responsabilità sia basata su elementi probatori solidi e che venga condotta nel rispetto delle norme di legge applicabili.