Cessione avviamento nelle compravendite immobili

Cessione avviamento nelle compravendite Immobili

La cessione dell’avviamento nelle compravendite di immobili è un aspetto fondamentale da considerare quando si tratta di trasferire la proprietà di un’attività commerciale. Questo termine si riferisce alla possibilità di trasferire, insieme all’immobile, anche il valore dell’attività che vi è stata svolta, compresi clienti, marchio e reputazione. La cessione dell’avviamento può essere regolata da specifiche norme, che è importante conoscere per evitare problemi e controversie.

Innanzitutto, è importante sottolineare che la cessione dell’avviamento nelle compravendite di immobili è disciplinata dal Codice Civile italiano, in particolare dagli articoli 2555 e seguenti. Questi articoli stabiliscono che l’avviamento può essere oggetto di cessione solo se è stato valutato e inserito nel contratto di compravendita. Inoltre, è necessario che l’avviamento sia stato effettivamente esercitato nell’immobile oggetto della vendita per un periodo di tempo significativo, in modo da poter essere considerato un valore aggiunto.

La valutazione dell’avviamento può essere un aspetto complesso, poiché richiede una valutazione economica dell’attività svolta nell’immobile. In genere, si tiene conto di fattori come il volume di affari, la clientela fidelizzata, la reputazione del marchio e la posizione dell’immobile. È possibile avvalersi di esperti del settore, come commercialisti o consulenti aziendali, per effettuare una valutazione accurata dell’avviamento e inserirlo correttamente nel contratto di compravendita.

Una volta che l’avviamento è stato valutato e inserito nel contratto di compravendita, è importante che sia garantita la sua tutela. A tal fine, è possibile prevedere specifiche clausole nel contratto che disciplinino la cessione dell’avviamento e ne stabiliscano le modalità di trasferimento. Ad esempio, è possibile prevedere che il venditore si impegni a non avviare una nuova attività concorrente nell’area circostante per un determinato periodo di tempo, al fine di proteggere il valore dell’avviamento ceduto.

È altresì importante considerare che la cessione dell’avviamento può comportare l’obbligo di comunicare la cessione stessa a terzi, come clienti e fornitori. Questo può essere fatto attraverso la stipula di specifici accordi di subentro o di comunicazioni formali. Inoltre, è importante verificare se l’avviamento ceduto è protetto da diritti di proprietà intellettuale, come marchi o brevetti, e assicurarsi che tali diritti siano trasferiti correttamente al nuovo acquirente.

Infine, è importante sottolineare che la cessione dell’avviamento nelle compravendite di immobili può comportare anche l’obbligo di corrispondere una somma di denaro aggiuntiva, oltre al prezzo di vendita dell’immobile stesso. Questa somma, chiamata “premio di avviamento”, rappresenta il valore aggiunto dell’attività svolta nell’immobile e può essere oggetto di negoziazione tra le parti. È importante che il premio di avviamento sia correttamente indicato nel contratto di compravendita e che sia stabilito in modo chiaro e trasparente.

In conclusione, la cessione dell’avviamento nelle compravendite di immobili è un aspetto fondamentale da considerare per garantire una corretta trasferimento dell’attività commerciale. È importante conoscere le norme che regolano questa operazione e avvalersi di esperti del settore per effettuare una valutazione accurata dell’avviamento e inserirlo correttamente nel contratto di compravendita. Inoltre, è importante prevedere specifiche clausole di tutela e comunicare la cessione a terzi interessati. Infine, è necessario considerare l’eventuale premio di avviamento da corrispondere.