Il prossimo anno la Legge 104 subirà alcune variazioni. Sono state infatti apportate per il 2026 alcuni aggiornamenti a favore delle persone con disabilità e dei loro caregiver, che hanno ottenuto il riconoscimento. L’attenzione è stata focalizzata sul alcuni elementi legati alle modalità di lavoro e alle ore di permesso utili per effettuare visite mediche e controlli. Le novità della normativa adeguano alcuni parametri e esprimono una maggiore attenzione verso i destinatari della legge. I cambiamenti riguardano soprattutto le persone affette da disabilità e non i loro caregiver, a meno che non si tratti di genitori con a carico figli minorenni affetti da gravi malattie.
Saranno concessi maggiori permessi ,congedi e possibilità di smart working. L’adeguamento della normativa è rivolta ai dipendenti pubblici e privati e fa riferimento ai permessi pagati, il periodo di congedo non pagato e lo smart working. Come si evidenzia non ci sono grandi cambiamenti i merito ai vari accompagnatori, che conservano i privilegi finora acquisiti. Di seguito chi ha diritto di godere delle nuove misure:
- pazienti di malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce
- lavoratori con patologie croniche o invalidanti anche rare con invalidità pari o superiore al 74%
- genitori di figli minorenni che rientrano in una delle due categorie precedenti
Per i dipendenti pubblico lo stato erogherà l’indennità prevista, mentre per i privati sarà il datore di lavoro ad anticiparla, per poi ottenere il rimborso tramite il conguaglio dei contributi Inps. La 104 prevede 24 ore ogni mese di base, a queste potranno essere concesse 10 ore all’anno in più, che come di regola potranno essere ottenute previa presentazione di certificazione medica.
Legge 104, le novità per lo smart working
Secondo le novità della Legge 104 gli aventi diritto potranno ottenere 24 mesi di congedo non pagato, periodo in cui si congelerà anche un potenziale licenziamento. Le persone coinvolte non potranno infatti perdere il lavoro. I due anni di congedo non conteranno né per l’anzianità di servizio, né per il calcolo della pensione, si potranno successivamente riscattare i contributi non versati.

Una volta scaduto il tempo le persone interessate godranno di un accesso prioritario al lavoro da remoto. In tal modo avranno la possibilità di lavorare in un contesto professionale comodo. non impegnativo, ma soprattutto non adeguato alle loro condizioni di salute.
Infine i lavoratori autonomi che non godono della 104 potranno interrompere la loro attività per 300 giorni all’anno, senza ripercussioni: sarà sufficiente presentare nel proprio fascicolo la documentazione medica che prova che la causa d’impedimento è legata questioni di salute.