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Come ottenere la separazione consensuale se uno dei coniugi è all’estero

Come ottenere la separazione consensuale se uno dei coniugi è all’estero

La separazione consensuale è una forma di scioglimento del matrimonio che può essere richiesta dai coniugi in modo congiunto, senza la necessità di un giudizio. Tuttavia, quando uno dei coniugi si trova all’estero, la procedura può risultare più complessa. In questo articolo, vedremo quali sono le modalità per ottenere la separazione consensuale quando uno dei coniugi è all’estero.

Innanzitutto, è importante precisare che la separazione consensuale può essere richiesta solo se entrambi i coniugi sono d’accordo sullo scioglimento del matrimonio e sulle conseguenze che ne derivano, come la divisione dei beni e l’affidamento dei figli. Se uno dei coniugi non è d’accordo, sarà necessario intraprendere una procedura di separazione giudiziale.

Quando uno dei coniugi si trova all’estero, è fondamentale stabilire una comunicazione costante e fluida tra le parti. È consigliabile utilizzare mezzi di comunicazione come email, telefono o videochiamate per discutere e concordare i dettagli della separazione. Inoltre, è importante che entrambi i coniugi siano assistiti da un avvocato specializzato in diritto di famiglia, in modo da garantire una corretta gestione della procedura.

Per avviare la separazione consensuale, è necessario presentare una domanda al Tribunale competente. La domanda deve contenere tutte le informazioni necessarie, come i dati personali dei coniugi, la data di matrimonio e la volontà di separarsi consensualmente. È importante specificare che uno dei coniugi si trova all’estero e indicare il Paese in cui risiede.

Una volta presentata la domanda, il Tribunale convocherà entrambi i coniugi per un’udienza di comparizione. In caso di coniuge all’estero, è possibile richiedere la partecipazione tramite videoconferenza o tramite un rappresentante legale. È importante che il coniuge all’estero sia adeguatamente informato sulla data e l’ora dell’udienza, in modo da poter partecipare in modo attivo alla procedura.

Durante l’udienza, i coniugi dovranno confermare la volontà di separarsi consensualmente e concordare tutti i dettagli della separazione, come la divisione dei beni e l’affidamento dei figli. È fondamentale che entrambi i coniugi siano rappresentati da un avvocato, in modo da garantire una corretta tutela dei loro interessi.

Una volta raggiunto l’accordo, il Tribunale emetterà una sentenza di separazione consensuale. Questa sentenza avrà gli stessi effetti di una sentenza di divorzio e potrà essere trascritta nei registri dello stato civile. È importante precisare che la sentenza di separazione consensuale dovrà essere riconosciuta anche nel Paese in cui risiede il coniuge all’estero, in modo da garantire la sua validità.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, la procedura di separazione consensuale è disciplinata dall’articolo 708 del Codice di Procedura Civile italiano. Inoltre, è possibile fare riferimento alla Convenzione dell’Aia del 1970 sulla notificazione o il trasferimento all’estero degli atti giudiziari in materia civile o commerciale, che regola la notifica degli atti giudiziari tra Paesi aderenti.

In conclusione, ottenere la separazione consensuale quando uno dei coniugi è all’estero richiede una buona comunicazione tra le parti e l’assistenza di un avvocato specializzato. È importante seguire la procedura prevista dalla legge italiana e assicurarsi che la sentenza di separazione consensuale sia riconosciuta anche nel Paese in cui risiede il coniuge all’estero. Solo in questo modo sarà possibile ottenere uno scioglimento del matrimonio valido e legalmente riconosciuto.