Il 2026 si preannuncia un anno cruciale per le famiglie italiane, che devono aggiornare tempestivamente la propria DSU.
Con l’avvio del nuovo anno si apre la stagione per l’aggiornamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), strumento fondamentale per accedere a numerose agevolazioni dedicate alle famiglie italiane.
Il 31 dicembre scade infatti l’ISEE 2025: per continuare a usufruire dei benefici socio-economici, è indispensabile presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) a partire da gennaio 2026.
Le principali novità dell’ISEE 2026: esclusione della prima casa e riforma della scala di equivalenza
La legge di bilancio 2026 introduce una riforma significativa del calcolo dell’ISEE, con il fine di alleggerire il peso patrimoniale e rendere l’indicatore più aderente alla reale condizione sociale delle famiglie. L’esclusione della prima casa dal calcolo patrimoniale, con una franchigia che passa da 52.500 a 91.500 euro, rappresenta la misura più rilevante. Inoltre, la franchigia aumenta di 2.500 euro per ogni figlio convivente oltre il primo, favorendo così le famiglie numerose.
Se il valore catastale dell’abitazione principale rientra in questa soglia, l’immobile viene completamente escluso dal patrimonio ai fini ISEE. Se invece eccede la franchigia, si applica solo il 20% sull’eccedenza, a differenza del precedente calcolo che considerava due terzi. Sono inoltre stati aggiornati i coefficienti della scala di equivalenza, maggiorando il peso dei componenti per nuclei familiari con almeno due figli, il che contribuisce a ridurre ulteriormente l’ISEE finale.

Queste modifiche si applicano esclusivamente a cinque prestazioni sociali: assegno di inclusione, supporto per la formazione e il lavoro, assegno unico universale, bonus asilo nido e bonus nuovi nati. Per tutte le altre agevolazioni, tra cui contributi per l’affitto e bonus bollette, sono valide le vecchie modalità di calcolo.
Bonus e agevolazioni per fasce di reddito: da ISEE basso a oltre 40.000 euro
Nel 2026, le agevolazioni si articolano in base alla soglia ISEE, con un’attenzione particolare alle famiglie con reddito basso e medio.
- Per ISEE fino a 10.000 euro: è possibile accedere a misure come l’assegno di inclusione (ADI), che offre fino a 6.000 euro annui più un contributo affitto, e il supporto per la formazione e il lavoro (SFL), con un contributo mensile di 350 euro per 12 mesi. Sono inoltre previsti bonus sociali automatici sulle utenze di luce, gas e acqua e uno sconto del 25% sulla TARI per nuclei con ISEE entro determinate soglie.
- Per ISEE tra 10.000 e 20.000 euro: si conferma l’assegno unico universale per figli a carico, con importi massimi stimati attorno ai 199 euro mensili per figlio, e il rinnovo automatico del bonus asilo nido che prevede rimborsi variabili fino a 3.000 euro all’anno in base alla fascia ISEE. Restano inoltre attivi incentivi per madri lavoratrici con almeno due figli, esenzioni dalle tasse scolastiche, e agevolazioni per il canone di locazione e mutui prima casa destinati ai giovani under 36.

- Per ISEE tra 20.000 e 40.000 euro: si concentrano sostegni per l’istruzione superiore, come la no tax area universitaria con esenzioni totali o parziali sulle tasse di iscrizione, e le borse di studio regionali con importi differenziati. Rientrano in questa fascia anche il bonus nuovi nati da 1.000 euro e contributi per l’affitto a livello comunale e regionale.
- Oltre i 40.000 euro di ISEE rimangono accessibili alcune agevolazioni come il bonus psicologo, che prevede un contributo graduato da 500 a 1.500 euro per persone in condizioni di disagio psicologico, e il bonus elettrodomestici da 200 euro per acquisti di apparecchi a basso consumo energetico, accompagnato da rottamazione.
Scadenze essenziali per il corretto accesso ai bonus nel 2026
Per non perdere le agevolazioni è fondamentale rispettare le scadenze legate all’ISEE e alle richieste di bonus:
- Entro il 31 dicembre 2025 scade l’attestazione ISEE 2025.
- Da gennaio 2026 va presentata la nuova DSU.
- Il 28 febbraio 2026 è la data ultima per richiedere l’assegno unico universale con diritto agli arretrati da gennaio.
- Il 30 giugno 2026 scade il termine per ottenere gli arretrati dell’assegno unico relativi ai primi sei mesi dell’anno.
Gli altri bonus non automatici richiedono presentazione di domande specifiche durante l’anno, pena la perdita del diritto. In particolare, per il bonus psicologo e altri incentivi è necessario monitorare le finestre temporali di apertura dei bandi INPS e degli enti regionali e comunali.