Quando opera il diritto di recesso entro 14 giorni?

Quando opera il Diritto di recesso entro 14 giorni?

Il diritto di recesso entro 14 giorni è un importante strumento a disposizione dei consumatori per tutelare i propri interessi e garantire una maggiore sicurezza negli acquisti. Ma quando esattamente opera questo diritto? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questo tema, analizzando le normative vigenti e fornendo utili informazioni per i consumatori.

Il diritto di recesso entro 14 giorni è regolamentato dalla Direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 21 febbraio 2014, n. 21. Questa normativa stabilisce che il consumatore ha il diritto di recedere da un contratto di acquisto entro un periodo di 14 giorni, senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo aggiuntivo.

Ma quando inizia a decorrere questo periodo di 14 giorni? Secondo la normativa, il termine inizia a decorrere dal giorno in cui il consumatore o un terzo da lui designato, diverso dal vettore, acquisisce il possesso fisico dei beni. Questo significa che il consumatore ha 14 giorni di tempo per valutare il prodotto e decidere se mantenerlo o restituirlo.

È importante sottolineare che il diritto di recesso entro 14 giorni si applica solo ai contratti conclusi a distanza o fuori dai locali commerciali. Ad esempio, se si acquista un prodotto in un negozio fisico, non si ha diritto di recesso entro 14 giorni. Tuttavia, se si acquista lo stesso prodotto tramite un sito web o un call center, allora si ha diritto di recedere entro 14 giorni.

Per esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni, il consumatore deve inviare una comunicazione scritta al venditore, nella quale dichiara la propria volontà di recedere dal contratto. Questa comunicazione può essere inviata tramite posta elettronica, fax o lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È importante conservare una prova dell’invio di questa comunicazione, ad esempio una copia della mail o la ricevuta della raccomandata.

Una volta esercitato il diritto di recesso entro 14 giorni, il consumatore ha a sua volta 14 giorni di tempo per restituire i beni al venditore. Il venditore, a sua volta, ha l’obbligo di rimborsare al consumatore tutte le somme pagate, compresi i costi di consegna standard. Tuttavia, il venditore può trattenere il rimborso fino al ricevimento dei beni o fino a quando il consumatore non fornisce una prova di restituzione dei beni.

È importante sottolineare che il consumatore è responsabile della diminuzione del valore dei beni risultante da una manipolazione diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni. Pertanto, se il consumatore restituisce i beni danneggiati o con segni evidenti di utilizzo, il venditore può trattenere una somma corrispondente alla diminuzione del valore dei beni.

In alcuni casi, il diritto di recesso entro 14 giorni può essere escluso o limitato. Ad esempio, non si ha diritto di recesso per i beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o legati alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna. Tuttavia, è importante sottolineare che questa esclusione non si applica se il consumatore ha aperto il sigillo solo per verificare la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni.

In conclusione, il diritto di recesso entro 14 giorni è un importante strumento a disposizione dei consumatori per tutelare i propri interessi negli acquisti a distanza o fuori dai locali commerciali. Questo diritto permette al consumatore di valutare il prodotto e decidere se mantenerlo o restituirlo senza dover fornire alcuna motivazione. Tuttavia, è importante rispettare le modalità e i termini previsti dalla normativa per esercitare correttamente questo diritto. Possiamo quindi dire che il diritto di recesso entro 14 giorni è un’importante garanzia per i consumatori, che possono così fare acquisti in modo più consapevole e sicuro.

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