Droga, ecco le nuove norme

Sono questi i principi-cardine della nuova legge sulla droga, voluta soprattutto dal vicepremier Gianfranco Fini, che è contenuta sotto forma di articolo unico nel decreto legge sulle Olimpiadi invernali. Vediamo la normativa in dettaglio:

LINEA DURA CONTRO I VENDITORI DI MORTE
Chi coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa, consegna sostanze stupefacenti (tutte specificate nella Tabella I della legge) rischia d’ora in poi da 6 a 20 anni di reclusione e una multa che può andare dai 26 mila a 260 mila euro. Ma le stesse pene potranno essere comminate anche a chi acquista o detiene stupefacenti che, "per quantità" o ”per modalità di presentazione” o per ”altre circostanze” risultano oggettivamente destinate ad un uso non personale. A stabilire quando la quantità suddetta non sarà riconducibile al consumo individuale sarà il giudice. Ma non più sulla base di dati opinabili ma piuttosto affidandosi ai limiti massimi stabiliti da un prossimo decreto del Ministero della salute. Possibile comunque applicare condanne più miti (da uno a sei anni e da 3 mila a 26 mila euro) se il reato è di lieve entità.

PENE ALTERNATIVE MIRATE AL RECUPERO
Chi ha commesso reati legati al suo stato di tossicodipendente che hanno comportato una pena inferiore a 6 anni, potrà evitare il carcere aderendo ad un programma terapeutico presso un servizio pubblico o una struttura privata autorizzata. Se si rifiuta potrà incorrere nella pena alternativa del lavoro di pubblica utilità, anche presso strutture private autorizzate. Ma solo per le prime due condanne. Chi poi ha già in corso un programma terapeutico potrà ottenere la conversione di una nuova condanna in arresti domiciliari, purché prosegua nel suo percosso di recupero. E sempre gli arresti domiciliari potranno essere concessi a chi accetta di lasciare il carcere per sottoporsi ai già citati programmi terapeutici.

NIENTE CARCERE, MA SANZIONI PER I CONSUMATORI
Chi viene trovato a consumare o a detenere un quantitativo di droga che rientra nei limiti stabiliti dalle nuove tabelle per l’uso personale si vedrà imporre subito il ritiro della patente e il fermo del ciclomotore. Ma si potrà arrivare anche alla sospensione del permesso di guida, del passaporto, del porto d’armi e del permesso di soggiorno per motivi di turismo in caso di stranieri non comunitari. Per i recidivi si può arrivare all’obbligo di presentarsi almeno due volte a settimana presso il commissariato più vicino alla propria abitazione, o di rientrare a casa entro una determinata ora e di non uscirne prima di un’altra; o ancora al divieto di frequentare determinati locali pubblici, di allontanarsi dal Comune di residenza, di condurre veicoli a motore. Tutte sanzioni revocabili però se il tossicodipendente accetta di seguire un programma terapeutico predisposto da un Sert o da un centro privato autorizzato che produca risultati concreti.

Tratto da ilvelino.it – anno IX del 7 febbraio 2006