E’ escluso diritto di ripensamento per beni di modesta entità acquistati online

E’ escluso diritto di ripensamento per beni di modesta entità acquistati online

Negli ultimi anni, l’acquisto di beni online è diventato sempre più diffuso e conveniente. Grazie alla comodità di poter fare shopping direttamente da casa propria, senza doversi spostare e affrontare code interminabili, sempre più persone si affidano al mondo dell’e-commerce per soddisfare le proprie esigenze. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei diritti e dei doveri che si hanno quando si effettua un acquisto online.

Uno dei diritti più noti e tutelati per gli acquisti online è il diritto di ripensamento, che consente al consumatore di restituire il prodotto acquistato entro un determinato periodo di tempo, senza dover fornire alcuna motivazione e ottenendo il rimborso dell’importo speso. Questo diritto è previsto dalla normativa europea, in particolare dalla Direttiva 2011/83/UE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 21 febbraio 2014, n. 21.

Tuttavia, è importante sottolineare che il diritto di ripensamento non è applicabile a tutti i tipi di acquisti online. Infatti, la normativa prevede delle eccezioni, tra cui quella relativa ai beni di modesta entità. Secondo quanto stabilito dall’articolo 59, comma 1, lettera c) del Decreto Legislativo 21 febbraio 2014, n. 21, il diritto di ripensamento non si applica agli acquisti di beni sigillati che non possono essere restituiti per motivi igienici o legati alla protezione della salute, una volta che il sigillo è stato rotto dopo la consegna.

Questa esclusione del diritto di ripensamento per beni di modesta entità è stata introdotta per evitare abusi da parte dei consumatori. Infatti, in passato si sono verificati casi in cui i consumatori acquistavano beni di uso comune, come ad esempio un paio di calze o un pacchetto di fazzoletti, li utilizzavano e poi li restituivano, ottenendo così un rimborso senza aver effettivamente sostenuto alcuna spesa. Questo comportamento scorretto ha portato a una perdita economica per i venditori online, che si sono trovati a dover gestire resi ingiustificati.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’esclusione del diritto di ripensamento per beni di modesta entità non è applicabile a tutti i tipi di prodotti. La normativa non fornisce una definizione precisa di cosa si intenda per “beni di modesta entità”, lasciando quindi spazio a interpretazioni diverse. In generale, si può considerare che si tratti di beni di poco valore economico e di uso comune, che non comportano un impatto significativo sul bilancio del consumatore.

Ad esempio, l’acquisto di un libro o di un CD potrebbe rientrare nella categoria dei beni di modesta entità, mentre l’acquisto di un elettrodomestico di grandi dimensioni o di un oggetto di valore elevato potrebbe non rientrare in questa categoria. In ogni caso, spetta al venditore specificare se il diritto di ripensamento è escluso per un determinato prodotto e informare il consumatore in modo chiaro e trasparente.

È altresì importante sottolineare che l’esclusione del diritto di ripensamento per beni di modesta entità non significa che il consumatore non abbia alcuna tutela in caso di difetti o malfunzionamenti del prodotto acquistato. Infatti, il venditore è sempre responsabile della conformità del prodotto alle caratteristiche e alle prestazioni dichiarate, come previsto dal Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206). Pertanto, se il prodotto presenta dei difetti o non corrisponde a quanto dichiarato dal venditore, il consumatore ha il diritto di richiedere la riparazione, la sostituzione o il rimborso del prodotto.

In conclusione, possiamo quindi dire che il diritto di ripensamento per gli acquisti online non si applica ai beni di modesta entità, come stabilito dalla normativa italiana. Questa esclusione è stata introdotta per evitare abusi da parte dei consumatori, ma non significa che il consumatore non abbia alcuna tutela in caso di difetti o malfunzionamenti del prodotto acquistato. È quindi importante essere consapevoli dei propri diritti e doveri quando si effettua un acquisto online e fare attenzione alle informazioni fornite dal venditore. A parere di chi scrive, una maggiore chiarezza nella definizione dei beni di modesta entità potrebbe essere utile per evitare possibili controversie tra consumatori e venditori.

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