L’esdebitazione del fallito, cos’è e come funziona

L’esdebitazione del fallito: un’opportunità per la ristrutturazione del debito

L’esdebitazione del fallito è un istituto giuridico previsto dall’art. 182-bis della legge fallimentare (R.D. 267/1942), che consente al debitore fallito di ottenere la cancellazione dei debiti residui dopo il fallimento. Questa possibilità di ristrutturazione del debito rappresenta un’opportunità per il fallito di ripartire da zero e di ricominciare la propria attività economica.

L’istituto dell’esdebitazione del fallito è stato introdotto nel nostro ordinamento con la legge n. 3/2012, con l’obiettivo di favorire la riassegnazione delle risorse economiche del fallito e di agevolare la sua reintegrazione nel circuito produttivo. Infatti, grazie all’esdebitazione, il fallito può ottenere la cancellazione dei debiti residui, consentendo così di liberarsi del peso economico che gravava sulla sua attività.

Per poter beneficiare dell’esdebitazione del fallito, è necessario che il debitore abbia ottenuto la dichiarazione di fallimento e che siano trascorsi almeno cinque anni dalla data di chiusura della procedura fallimentare. Inoltre, il fallito deve dimostrare di aver adempiuto agli obblighi di informazione e di collaborazione previsti dalla legge.

L’esdebitazione del fallito può essere richiesta mediante un’apposita istanza presentata al tribunale competente, che valuterà la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge. Nel caso in cui il tribunale accerti la sussistenza dei requisiti, emetterà un decreto di esdebitazione che comporterà la cancellazione dei debiti residui del fallito.

È importante sottolineare che l’esdebitazione del fallito non comporta la cancellazione di tutti i debiti, ma solo di quelli residui che non sono stati soddisfatti durante la procedura fallimentare. Inoltre, l’esdebitazione non riguarda i debiti di natura pubblica, come ad esempio le imposte e le tasse.

L’istituto dell’esdebitazione del fallito rappresenta quindi un’opportunità concreta per il fallito di ripartire da zero e di ristrutturare il proprio debito. Tuttavia, è fondamentale che il fallito adempia agli obblighi previsti dalla legge e dimostri di aver adottato un comportamento corretto durante la procedura fallimentare.

In conclusione, l’esdebitazione del fallito è un’opportunità che può consentire al debitore di liberarsi dai debiti residui e di ricominciare la propria attività economica. Tuttavia, è importante valutare attentamente i requisiti previsti dalla legge e adempiere agli obblighi imposti per poter beneficiare di questo istituto. Per maggiori informazioni, è possibile consultare l’art. 182-bis della legge fallimentare su NormAttiva.it.