La digitalizzazione fiscale accelera: dal Sistema Tessera Sanitaria agli scontrini elettronici, ecco come cambiano conservazione e detrazioni per cittadini ed esercenti.
Con l’avanzare della digitalizzazione fiscale in Italia, le nuove regole relative alle fatture mediche e agli scontrini fiscali rappresentano un punto di svolta per i contribuenti e gli operatori economici. L’Agenzia delle Entrate ha infatti progressivamente introdotto strumenti e procedure volte a semplificare la gestione delle spese sanitarie e delle transazioni commerciali, favorendo la trasmissione telematica e abbandonando la carta, con importanti novità previste già per il 2027.
Il Sistema Tessera Sanitaria e la digitalizzazione delle spese mediche
Dal 2017, l’adozione del Sistema Tessera Sanitaria ha rivoluzionato il modo di gestire le spese sanitarie detraibili. Grazie a questo sistema, le spese sostenute in ambito sanitario vengono automaticamente raccolte in un file digitale consultabile online dal contribuente tramite l’area riservata del portale ufficiale del Sistema Tessera Sanitaria. Per accedere a questo servizio è necessario utilizzare un sistema di identità digitale come SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Questo prospetto digitale, disponibile anche in formato Excel, può essere presentato al CAF o a un professionista abilitato accompagnato da una semplice autocertificazione, eliminando così l’obbligo di conservare fisicamente ogni singolo scontrino o fattura medica. Tale innovazione ha semplificato notevolmente la dichiarazione dei redditi, anche per chi opta per il modello 730 precompilato o semplificato.
Tuttavia, in caso di mancata registrazione automatica di alcune spese sanitarie nel prospetto elettronico, il contribuente deve conservare la documentazione originale (fattura o scontrino) e inserire manualmente tali importi nella dichiarazione. Questo meccanismo garantisce la possibilità di non perdere le detrazioni anche in presenza di omissioni nel sistema digitale.

In caso di errori nello scontrino elettronico, come dati errati o necessità di annullamento, il registratore telematico permette la correzione prima della chiusura giornaliera e della trasmissione. Se la correzione non è possibile, è necessario emettere un documento commerciale di reso o annullo tramite la procedura web.
Per quanto riguarda il reso o cambio merce, le norme vigenti prevedono che il commerciante apra una pratica di reso con un numero identificativo da riportare su ogni documento di rimborso, secondo quanto chiarito dalle risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate e dai principi di diritto aggiornati al 2019.
Dal punto di vista fiscale, è fondamentale ricordare che dal 30 giugno 2022 è scattato l’obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti elettronici, con alcune eccezioni limitate, come i tabaccai per la vendita di generi di monopolio. Sebbene nella bozza della manovra governativa del 2023 fosse previsto un innalzamento della soglia per l’obbligo di accettazione del POS, questa modifica è stata successivamente esclusa dal maxiemendamento finale.