Prescrizione dell’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima

Prescrizione dell’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima

L’Impugnazione del testamento per lesione di legittima prescrizione è un tema di grande rilevanza nel diritto delle successioni. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio le modalità e i termini previsti dalla legge per l’esercizio di tale azione.

L’impugnazione del testamento per lesione di legittima prescrizione è un diritto riconosciuto ai legittimari, ossia coloro che, in base alla legge, hanno diritto a una quota di eredità. Tale azione può essere esercitata quando il testatore, con il proprio testamento, ha lesinato la quota di legittima spettante a uno o più legittimari.

Secondo l’articolo 555 del Codice Civile, l’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima prescrive nel termine di dieci anni dalla morte del testatore. Tale termine è di carattere decadenziale, ossia non può essere interrotto né sospeso. Pertanto, una volta trascorso il suddetto termine, l’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima non può più essere esercitata.

È importante sottolineare che il termine di prescrizione inizia a decorrere dalla data di morte del testatore, indipendentemente dalla conoscenza che i legittimari possono avere dell’esistenza del testamento o della lesione della legittima. Pertanto, anche se i legittimari vengono a conoscenza della lesione della legittima solo dopo diversi anni dalla morte del testatore, il termine di prescrizione inizia comunque a decorrere dalla data del decesso.

È altresì importante precisare che l’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima può essere esercitata solo dai legittimari che abbiano accettato l’eredità. Infatti, secondo l’articolo 555 del Codice Civile, l’azione per lesione di legittima può essere esercitata solo da coloro che abbiano accettato l’eredità, anche se con beneficio di inventario.

Per quanto riguarda la prova della lesione della legittima, spetta al legittimario dimostrare che la quota di legittima a lui spettante è stata lesinata dal testatore. Tale prova può essere fornita attraverso documenti, testimonianze o altri mezzi di prova ammessi dalla legge.

È importante sottolineare che l’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima può essere esercitata anche nei confronti dei legatari, ossia coloro che sono stati beneficiati dal testatore con un lascito testamentario. In tal caso, il legittimario può chiedere la riduzione del lascito testamentario al fine di ottenere la quota di legittima a lui spettante.

In conclusione, l’impugnazione del testamento per lesione di legittima prescrizione è un diritto riconosciuto ai legittimari che abbiano accettato l’eredità. Tale azione può essere esercitata entro dieci anni dalla morte del testatore e spetta al legittimario dimostrare la lesione della legittima. È importante consultare un avvocato specializzato in diritto delle successioni per valutare la fattibilità di tale azione e per tutelare i propri diritti successori. A parere di chi scrive, la prescrizione dell’azione per impugnare il testamento per lesione di legittima rappresenta un importante strumento di tutela dei diritti dei legittimari nell’ambito delle successioni ereditarie.