INPS nuovo avviso: hai ricevuto la comunicazione? Rispondi entro 60 giorni o perdi l’assegno

L’importanza della comunicazione INPS: cosa fare entro 60 giorni. Segui questi consigli e non avrai problemi.

L’INPS ha recentemente intensificato le comunicazioni rivolte ai beneficiari di diverse prestazioni economiche, mettendo in evidenza un aspetto cruciale: la necessità di rispondere entro 60 giorni alla richiesta di aggiornamento dati per non rischiare la sospensione o la perdita dell’assegno. Questa misura riguarda un ampio spettro di utenti, dai pensionati ai percettori di sostegni al reddito, e si inserisce in una più ampia strategia dell’Istituto per migliorare l’efficienza e la trasparenza nella gestione delle erogazioni.

L’INPS ha inviato una serie di comunicazioni ufficiali tramite posta elettronica certificata (PEC), raccomandata o messaggi SMS, indirizzate ai titolari di prestazioni che devono regolarizzare la propria posizione contributiva e anagrafica. La risposta entro il termine di 60 giorni è fondamentale per evitare la sospensione automatica dell’assegno, che potrebbe tradursi in un blocco temporaneo o nella definitiva perdita del diritto al beneficio.

Tra le principali prestazioni coinvolte rientrano l’assegno sociale, la pensione di invalidità civile, la NASpI e altre indennità collegate a specifici requisiti di legge. L’INPS richiede agli utenti di fornire documenti aggiornati, autocertificazioni o informazioni che attestino il permanere delle condizioni che danno diritto al sussidio.

Come rispondere correttamente alla comunicazione

Per evitare disguidi o ritardi, è consigliabile rispondere esclusivamente attraverso i canali ufficiali indicati nella comunicazione ricevuta. L’INPS mette a disposizione diverse modalità di invio della documentazione: tramite il proprio sito web nella sezione dedicata, tramite PEC o recandosi presso un patronato autorizzato che supporta gli utenti nella compilazione delle pratiche.

Importante è verificare con attenzione i termini indicati e conservare le ricevute di invio, che costituiscono prova dell’adempimento. In caso di difficoltà o dubbi, è possibile contattare il numero verde dell’INPS o rivolgersi agli sportelli territoriali per un’assistenza diretta.

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Come rispondere correttamente alla comunicazione – dritto.net

Il mancato riscontro entro il termine stabilito comporta la sospensione immediata delle erogazioni, con successiva procedura di revoca dell’assegno. L’INPS sottolinea che questa rigidità è necessaria per garantire la correttezza nell’assegnazione delle risorse pubbliche e per contrastare fenomeni di indebita percezione.

Dal 2025, alcune novità legislative hanno ampliato le categorie di beneficiari obbligati a rispondere e hanno introdotto meccanismi più stringenti di controllo. In particolare, l’adozione di sistemi digitali avanzati ha permesso all’INPS di incrociare automaticamente i dati con altre banche dati pubbliche, accelerando le verifiche ma al tempo stesso richiedendo una maggiore attenzione da parte degli utenti nel tenere aggiornate le proprie informazioni.

Gli esperti consigliano di non sottovalutare queste comunicazioni, anche se ricevute in formato digitale, poiché l’INPS non invia mai richieste di dati personali tramite canali non ufficiali o social network. La prudenza e la tempestività nella risposta rappresentano oggi un elemento imprescindibile per salvaguardare i propri diritti previdenziali e assistenziali.

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