In un contesto in cui la stabilità economica delle famiglie si regge sempre più spesso sulle spalle dei pensionati, ogni novità dell’INPS suscita grande attenzione.
Gli anziani italiani, che da anni rappresentano un sostegno fondamentale per figli e nipoti, guardano con apprensione all’aumento del costo della vita e alle difficoltà crescenti di arrivare serenamente a fine mese. Ma la riforma che si prepara ad entrare in vigore non riguarda solo loro.
L’Istituto nazionale di previdenza sociale si appresta, infatti, a introdurre un cambiamento epocale, che estenderà il diritto alla pensione a una nuova categoria di lavoratori, finora esclusa dai meccanismi tradizionali della previdenza pubblica.
La nuova pensione appena approvata da INPS: una novità assoluta che cambierà
L’INPS, in collaborazione con Assoinfluencer e con l’Associazione Italiana Content e Digital Creators, ha avviato un percorso di regolamentazione che porterà alla definizione di una circolare specifica sui contributi previdenziali destinati a chi lavora nel mondo della comunicazione digitale. L’obiettivo è colmare un vuoto normativo che per anni ha lasciato migliaia di professionisti senza tutele in caso di malattia, maternità o cessazione dell’attività.

Fino ad oggi, infatti, la maggior parte degli influencer operava come libero professionista, spesso senza un inquadramento preciso nel sistema contributivo. Dal 2025, invece, chi produce contenuti per piattaforme come Instagram, YouTube, TikTok, Twitch o X dovrà versare regolarmente i contributi, potendo così maturare i requisiti per accedere alla pensione INPS.
L’importanza economica del mondo dei creator è ormai innegabile. Secondo i dati presentati durante un recente convegno dell’INPS, il settore della comunicazione digitale ha generato nel solo 2024 un giro d’affari superiore ai quattro miliardi di euro, con circa 50.000 posti di lavoro tra occupazione diretta e indiretta.
Gli influencer italiani guadagnano in media 84 mila euro l’anno, ma dietro le grandi star del web esiste un esercito di piccoli e medi creatori che, pur producendo contenuti professionali, non godono ancora delle garanzie minime dei lavoratori tradizionali.
La nuova normativa punta proprio a riequilibrare questa situazione, garantendo che anche chi lavora nel digitale possa costruirsi un futuro previdenziale solido e trasparente. Uno dei nodi più importanti che l’INPS dovrà sciogliere riguarda la gestione contributiva.
Il lavoro dell’influencer, infatti, può assumere forme molto diverse, c’è chi si dedica all’intrattenimento, chi realizza contenuti artistici e chi promuove prodotti per aziende o gestisce vere e proprie attività commerciali. Per questo motivo, nei prossimi mesi potrebbe arrivare una norma che definisca un inquadramento flessibile, che distingua tra le diverse tipologie di attività.