Legge 104, ristrutturazioni quasi gratis: tutti i lavori ammessi e come ottenere il bonus

Immagina una persona che ogni giorno affronta una scala come se fosse una montagna. Per molti, è la normalità. Per chi convive con una disabilità, invece, è un ostacolo concreto alla libertà. È da questa consapevolezza che nasce la Legge 104, pensata non solo per riconoscere i diritti delle persone con disabilità, ma anche per migliorare in modo tangibile la qualità della loro vita, a partire dall’ambiente domestico.

Negli ultimi anni le agevolazioni legate alla 104 si sono ampliate, fino a includere ristrutturazioni edilizie quasi gratuite, pensate per rendere le abitazioni più sicure, accessibili e sostenibili. Rampe, servoscala, ascensori, bagni adattati: non si tratta solo di comfort, ma di strumenti di autonomia.

L’obiettivo è chiaro: abbattere le barriere architettoniche e restituire a chi vive una disabilità, e ai caregiver che li assistono, una quotidianità più semplice e dignitosa. Ma vediamo come funziona e quali interventi rientrano nelle agevolazioni.

Tutti i lavori ammessi: cosa si può fare con la Legge 104

Il cuore delle agevolazioni è la detrazione IRPEF prevista per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. La norma riconosce una detrazione del 50% sulle spese sostenute fino a 96.000 euro per unità immobiliare. Ma non è tutto: in caso di interventi più complessi, la detrazione può salire fino al 75% o addirittura all’80%, se si migliora anche l’efficienza energetica dell’edificio.

Gli interventi ammessi comprendono: installazione di rampe e ascensori interni o esterni; montaggio di servoscala o piattaforme elevatrici; adeguamento dei bagni e degli spazi di passaggio; sostituzione di porte e infissi per garantire maggiore accessibilità; ristrutturazioni mirate a migliorare la visitabilità e l’adattabilità degli ambienti, come previsto dal decreto ministeriale n. 236/1989.

Per usufruire del bonus, è necessario che i lavori siano eseguiti da tecnici qualificati e accompagnati da un’asseverazione che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici richiesti. Anche i caregiver, familiari che assistono persone disabili, possono accedere alle stesse detrazioni se il disabile è fiscalmente a carico.

Ristrutturazione quasi gratis con la legge 104
Tutti i lavori ammessi: cosa si può fare con la Legge 104 – diritto.net

Per accedere alle agevolazioni fiscali, il primo passo è documentare la condizione di disabilità riconosciuta ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/1992. Le spese devono essere tracciabili (pagamenti con bonifico parlante) e le fatture intestate al soggetto avente diritto o al familiare che sostiene i costi.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal Fondo Plafond Disabili, gestito da Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con l’ABI. Questo strumento consente di ottenere mutui agevolati fino a: 100.000 euro per lavori di ristrutturazione con miglioramento energetico; 250.000 euro per l’acquisto di abitazioni efficienti (classi A, B o C); 350.000 euro per interventi congiunti di acquisto e ristrutturazione.

La richiesta va presentata presso banche aderenti alla convenzione, allegando la documentazione relativa alla disabilità e allo stato di famiglia. Il finanziamento può durare da 10 a 30 anni, a seconda della tipologia di intervento, e include l’esenzione da imposte di registro, ipotecarie e catastali.

La Legge 104 non è solo un insieme di norme fiscali: è un ponte tra le persone e la loro indipendenza. Rendere accessibile la propria casa significa anche guadagnare sicurezza, serenità e libertà di movimento.

Approfittare di queste agevolazioni, oggi più che mai, non è solo conveniente: è un investimento sulla qualità della vita. Perché una casa senza barriere non è un privilegio, ma un diritto che ogni persona dovrebbe poter permettersi.

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