Masse attive e passive: come vengono determinate
Le masse attive e passive sono concetti fondamentali nel campo dell’ingegneria civile e strutturale. Questi termini si riferiscono alla capacità di un elemento strutturale di resistere alle sollecitazioni esterne o di trasferirle ad altri elementi. La determinazione delle masse attive e passive è un processo complesso che richiede l’analisi di diversi fattori, tra cui le normative vigenti e le caratteristiche specifiche dell’opera in questione.
Per comprendere appieno il concetto di masse attive e passive, è necessario fare riferimento alle normative tecniche che regolamentano il settore. In Italia, ad esempio, il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” (DM 2008) fornisce le linee guida per la progettazione delle strutture. Questo documento stabilisce i criteri per la determinazione delle azioni sismiche, delle azioni del vento e delle azioni termiche, tra le altre.
Le masse attive si riferiscono a quelle parti di una struttura che sono in grado di generare sollecitazioni o di trasferirle ad altri elementi. Ad esempio, le pareti di un edificio sono considerate masse attive in quanto possono resistere alle sollecitazioni del vento o trasferirle alla struttura portante. Allo stesso modo, le fondazioni di un ponte sono considerate masse attive in quanto devono sopportare il peso dell’intera struttura e trasferirlo al terreno sottostante.
D’altra parte, le masse passive si riferiscono a quelle parti di una struttura che non sono in grado di generare sollecitazioni o di trasferirle ad altri elementi. Ad esempio, le finestre di un edificio sono considerate masse passive in quanto non contribuiscono alla resistenza strutturale e non trasferiscono sollecitazioni ad altri elementi. Allo stesso modo, le pavimentazioni di un ponte sono considerate masse passive in quanto non generano sollecitazioni e non trasferiscono carichi alla struttura portante.
La determinazione delle masse attive e passive è un processo che richiede l’analisi di diversi fattori. Innanzitutto, è necessario considerare le caratteristiche specifiche dell’opera in questione, come ad esempio la sua forma, le dimensioni e i materiali utilizzati. Inoltre, è fondamentale fare riferimento alle normative tecniche vigenti, che stabiliscono i criteri per la determinazione delle azioni che agiscono sulla struttura.
Ad esempio, per la determinazione delle azioni sismiche, il DM 2008 stabilisce che le masse attive devono essere calcolate in base alla massa totale della struttura, mentre le masse passive devono essere calcolate in base alla massa delle parti non strutturali. Questo perché le parti non strutturali, come ad esempio gli infissi, possono contribuire alla generazione di sollecitazioni durante un evento sismico.
Inoltre, per la determinazione delle azioni del vento, il DM 2008 stabilisce che le masse attive devono essere calcolate in base alla superficie esposta al vento, mentre le masse passive devono essere calcolate in base alla superficie non esposta al vento. Questo perché le parti esposte al vento possono generare sollecitazioni sulla struttura, mentre le parti non esposte al vento non contribuiscono a tali sollecitazioni.
È importante sottolineare che la determinazione delle masse attive e passive non è un processo statico, ma dinamico. Ciò significa che le masse possono variare nel tempo a causa di diversi fattori, come ad esempio le modifiche apportate alla struttura o l’aggiunta di nuovi elementi. Pertanto, è fondamentale effettuare una valutazione periodica delle masse attive e passive al fine di garantire la sicurezza e l’affidabilità dell’opera.
In conclusione, le masse attive e passive sono concetti fondamentali nella progettazione delle strutture. La loro determinazione richiede l’analisi di diversi fattori, tra cui le normative vigenti e le caratteristiche specifiche dell’opera. È altresì importante effettuare una valutazione periodica delle masse al fine di garantire la sicurezza e l’affidabilità dell’opera.