La mediazione a tutela degli interessi anche dei figli minori in caso di separazione
La negoziazione assistita separazione consensuale è un metodo alternativo di risoluzione delle controversie che si sta diffondendo sempre di più in Italia. Questo strumento permette alle coppie che decidono di separarsi di trovare un accordo consensuale, evitando così il ricorso al tribunale e tutelando gli interessi di entrambi i coniugi, ma altresì anche quelli dei figli minori.
La negoziazione assistita separazione consensuale è regolamentata dalla legge 162/2014, che ha introdotto la figura del mediatore familiare. Questo professionista, che deve essere iscritto in un apposito albo, ha il compito di facilitare il dialogo tra le parti e di favorire la ricerca di soluzioni condivise. La mediazione può essere richiesta da entrambi i coniugi o da uno solo di essi, e può essere avviata in qualsiasi momento, anche prima della separazione.
La mediazione familiare è particolarmente indicata quando ci sono figli minori coinvolti nella separazione. Infatti, il mediatore familiare ha il compito di tutelare gli interessi dei minori e di favorire il loro benessere. Durante le sedute di mediazione, il mediatore può aiutare i genitori a trovare un accordo sulla custodia dei figli, sulle modalità di visita e sulle questioni economiche legate alla loro crescita.
La mediazione familiare è un processo volontario e riservato, che si svolge in un clima di rispetto reciproco e di ascolto attivo. Il mediatore familiare non prende decisioni al posto delle parti, ma le aiuta a trovare un accordo che sia soddisfacente per entrambe. Inoltre, il mediatore può fornire informazioni sulle norme giuridiche che regolano la separazione e può suggerire soluzioni che tengano conto delle esigenze di entrambi i coniugi e dei figli minori.
La mediazione familiare può essere un’opportunità per evitare conflitti e tensioni che possono danneggiare i figli minori. Infatti, la separazione è un momento difficile per tutti i membri della famiglia, ma soprattutto per i bambini. La mediazione può aiutare a ridurre lo stress e a favorire un clima di serenità e collaborazione tra i genitori, che è fondamentale per il benessere dei figli.
La mediazione familiare può essere richiesta anche in caso di separazione giudiziale, cioè quando la separazione viene decisa dal tribunale. In questo caso, il giudice può disporre la mediazione familiare come strumento per favorire la ricerca di un accordo tra le parti. La mediazione può essere avviata prima dell’udienza di separazione o durante il procedimento, e può portare a un accordo che viene poi omologato dal giudice.
La mediazione familiare è un metodo che può essere utilizzato anche in altri contesti, come ad esempio in caso di divorzio o di separazione dei conviventi. Inoltre, può essere utile anche in caso di conflitti familiari più ampi, come ad esempio quelli legati alla gestione del patrimonio familiare o alla divisione dei beni.
Possiamo quindi dire che la negoziazione assistita separazione consensuale è uno strumento efficace per tutelare gli interessi delle coppie che decidono di separarsi, ma altresì anche quelli dei figli minori. La mediazione familiare permette di evitare il ricorso al tribunale e di trovare un accordo consensuale che tenga conto delle esigenze di entrambi i coniugi e dei figli. Inoltre, la mediazione favorisce un clima di serenità e collaborazione, che è fondamentale per il benessere dei minori. A parere di chi scrive, la mediazione familiare dovrebbe essere sempre considerata come una possibilità da valutare in caso di separazione, per evitare conflitti e tensioni che possono danneggiare i figli e per favorire una soluzione condivisa e soddisfacente per tutti.