Nuovo bonus fino a 850 euro al mese se rientri in questa categoria: basta la carta d’identità

Quando l’età avanza, la fragilità spesso si accompagna a spese che diventano difficili da sostenere. Dall’assistenza domiciliare ai servizi sanitari, ogni intervento pesa sul bilancio familiare. Per questo, l’INPS ha previsto una misura pensata per gli over 80 più vulnerabili: il bonus anziani, un sostegno economico che può arrivare fino a 850 euro mensili, destinato a chi vive una condizione di grave non autosufficienza.

Ma la novità più recente riguarda anche gli eredi. Con il Messaggio n. 3203 del 27 ottobre 2025, l’INPS ha definito le modalità operative per consentire alle famiglie di recuperare i ratei maturati ma non riscossi dal beneficiario deceduto. Una misura che restituisce dignità e giustizia economica, evitando che somme già spettanti vadano perdute.

Chi può ricevere il bonus da 850 euro

Il bonus anziani, introdotto con il Decreto Legislativo n. 29/2024, nasce per semplificare e potenziare il sostegno alle persone over 80 non autosufficienti. Non è un nuovo assegno “universale” per tutti gli anziani, ma una prestazione mirata a chi si trova nelle condizioni più delicate, sia sul piano sanitario sia economico.

Per accedere al beneficio servono tre requisiti chiari: età pari o superiore a 80 anni; ISEE non superiore a 6.000 euro annui; titolarità dell’indennità di accompagnamento.

Il bonus si compone di due parti: una quota fissa, che corrisponde all’indennità di accompagnamento già prevista dalla legge, e una quota integrativa, fino a 850 euro mensili, pensata per coprire i costi dell’assistenza personale.

Questa seconda componente può essere utilizzata per retribuire regolarmente un assistente familiare, oppure per acquistare servizi professionali qualificati nel settore socio-sanitario. L’obiettivo è duplice: sostenere le famiglie e favorire la regolarità del lavoro domestico, un ambito ancora spesso sommerso.

Bonus fino a 850 euro
Chi può ricevere il bonus da 850 euro – diritto.net

Quando il beneficiario del bonus anziani viene a mancare, l’assegno non si interrompe nel nulla. L’INPS ha chiarito che i ratei maturati e non riscossi spettano agli eredi legittimi, a condizione che venga presentata un’apposita domanda.

La procedura è interamente digitale: basta accedere al portale INPS nella sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità”, autenticandosi con SPID, CIE o CNS, e selezionare la voce “Rateo agli Eredi” all’interno del percorso “Decreto Anziani – Prestazione Universale”.

Chi preferisce può rivolgersi ai patronati, che offrono assistenza gratuita nella compilazione. Durante la domanda è possibile caricare la documentazione necessaria, dai certificati sanitari alla rendicontazione delle spese, direttamente online, con tempi di verifica più rapidi e tracciabili.

Un aspetto importante riguarda il mese del decesso: anche se il titolare è venuto a mancare a metà mese, il rateo viene comunque liquidato per intero, fino all’importo massimo previsto.

Il bonus anziani non è solo un aiuto economico, ma un segnale di attenzione verso una fascia della popolazione spesso dimenticata. Per molti over 80, questi 850 euro significano poter contare su un’assistenza stabile, senza pesare interamente sui figli o sulla rete familiare.

E per gli eredi, la possibilità di recuperare le somme maturate rappresenta un riconoscimento concreto del diritto maturato dal proprio caro. Un piccolo passo verso un sistema di welfare più giusto, che non si ferma al confine della vita ma prosegue nel rispetto delle persone e delle loro storie.

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