Fino a 20.000 euro di incentivo per privati e microimprese che rottamano veicoli inquinanti: ecco chi può richiedere l’ecobonus e come ottenere lo sconto immediato.
Dal 15 ottobre 2025 ha preso il via la nuova fase degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, un’opportunità che famiglie e microimprese non possono lasciarsi sfuggire. Il programma, finanziato con fondi del PNRR, mira a favorire la mobilità sostenibile, riducendo l’impatto ambientale dei veicoli in circolazione e facilitando la transizione verso soluzioni a zero emissioni.
Gli incentivi non sono solo un semplice sconto: si tratta di contributi significativi che possono arrivare fino a 11 mila euro per i privati e fino a 20 mila euro per le microimprese, permettendo di acquistare auto elettriche o veicoli commerciali leggeri a costi molto più accessibili. Tuttavia, occorre muoversi rapidamente: le domande vanno presentate direttamente sulla piattaforma ministeriale, e i fondi sono disponibili fino al 30 giugno 2026 o fino a esaurimento.
Questa misura è pensata per chi vuole sostituire veicoli più inquinanti, offrendo un doppio vantaggio: contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e, allo stesso tempo, ottenere un concreto beneficio economico. Ma chi può effettivamente richiedere l’incentivo e quali requisiti bisogna rispettare?
Cos’è l’ecobonus auto elettriche
Come già spiegato sopra l’ecobonus auto elettriche è un incentivo statale che sostiene l’acquisto di veicoli a zero emissioni, destinato a privati e microimprese. Per i cittadini, il contributo massimo è di 11 mila euro, mentre le microimprese possono ottenere fino a 20 mila euro per l’acquisto di uno o due veicoli elettrici o veicoli commerciali leggeri.

Il fondo complessivo ammonta a 597 milioni di euro e le risorse vengono erogate sotto forma di voucher digitale, che garantisce lo sconto direttamente al rivenditore al momento dell’acquisto. Il bonus è riservato a due categorie principali:
- Privati cittadini residenti nelle cosiddette Aree Urbane Funzionali (FUA), zone con più di 50.000 abitanti e dintorni caratterizzati da forte pendolarismo, come Milano, Roma, Napoli e Torino. Per accedere, è necessario avere un ISEE fino a 40.000 euro, acquistare un’auto 100% elettrica di categoria M1 con prezzo di listino massimo di 35.000 euro e rottamare un veicolo a benzina o diesel fino alla classe Euro 5, di proprietà da almeno sei mesi.
- Microimprese con meno di 10 dipendenti, fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro e sede in una FUA. Possono ottenere il contributo per uno o due veicoli elettrici o veicoli commerciali leggeri (categorie N1 e N2), fino a coprire il 30% del costo d’acquisto, con un massimo di 20 mila euro.
La domanda va presentata online sulla piattaforma ministeriale. Durante la compilazione, bisogna inserire
- dichiarazione sostitutiva di autocertificazione;
- targa del veicolo da rottamare;
- identificazione del beneficiario del bonus.
Una volta accettata, il sistema rilascia un voucher valido 30 giorni, che il rivenditore applicherà come sconto sul prezzo di acquisto del veicolo elettrico. E’ un’ occasione imperdibile, sia per l’ambiente che per il portafoglio dei cittadini.