A partire dal prossimo 1° novembre, chiunque desideri conseguire la patente di guida dovrà affrontare un aumento dei costi legati agli esami pratici e alle lezioni obbligatorie, modifiche che si inseriscono in un contesto di riforme nazionali ed europee volte a rendere più rigoroso e sicuro il processo di formazione dei nuovi conducenti.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha introdotto un nuovo schema di compenso per gli esaminatori che sostengono le sessioni d’esame pratico. Dopo quasi quattro decenni senza aggiornamenti, viene infatti abbandonata la modalità di rimborso basata sui chilometri percorsi tra la sede degli esaminatori e l’autoscuola. Dal 1° novembre, per ogni sessione d’esame scatta un compenso fisso di 275 euro, suddiviso in 100 euro di rimborso spese e 175 euro di straordinario. Ogni sessione include mediamente 6-7 candidati, con un impatto stimato di circa 10-15 euro in più a testa sul costo finale della patente.
A questo primo aumento si aggiungerà, probabilmente da gennaio 2026, un ulteriore incremento dei diritti della Motorizzazione Civile, che porterà a un costo complessivo per conseguire la patente B superiore di almeno 20 euro rispetto agli importi attuali, con variazioni legate alle diverse tariffe applicate dalle autoscuole nelle varie città italiane.
Parallelamente, entra in vigore un significativo aumento delle ore di guida obbligatorie: dalle 6 attuali si passerà a 8 ore certificate, da svolgersi con istruttore autorizzato e veicolo dotato di doppi comandi, comprensive di esercitazioni in autostrada, strade extraurbane principali, strade secondarie e guida notturna. Considerando che il costo orario delle lezioni varia tra i 40 e i 60 euro, questo cambiamento farà lievitare la spesa minima per le lezioni obbligatorie da circa 300 euro a oltre 400 euro.
Le novità europee: patente a 17 anni e riforma dei rinnovi
Sul fronte europeo, il Parlamento ha approvato due direttive che porteranno a una trasformazione radicale delle norme riguardanti il conseguimento e la durata della patente. Tra le novità più rilevanti, la possibilità di ottenere la patente già a 17 anni: i giovani potranno guidare soltanto se accompagnati da un conducente esperto fino al compimento dei 18 anni, un regime di guida accompagnata che mira a ridurre i rischi legati all’inesperienza.
Gli esami subiranno un aggiornamento sostanziale, con prove più articolate che includeranno domande specifiche su temi di grande attualità come l’uso del cellulare alla guida, la gestione degli angoli ciechi, i sistemi di assistenza alla guida e la tutela di pedoni e ciclisti. Per i neopatentati è previsto un periodo di prova di almeno due anni, durante il quale saranno applicate sanzioni più severe per infrazioni gravi come l’eccesso di velocità o la guida in stato di ebbrezza.
Un’altra novità importante riguarda la validità della patente per auto e moto, che sarà estesa fino a 15 anni, con possibilità di riduzione a 10 anni per gli Stati membri come l’Italia, dove il documento funge anche da carta d’identità.
Queste direttive entreranno formalmente in vigore con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e, successivamente, gli Stati membri avranno tre anni di tempo per recepirle nelle proprie legislazioni nazionali, seguiti da un anno per la piena attuazione. In Italia, dunque, le nuove regole, inclusa la patente a 17 anni, potrebbero diventare operative tra la fine del 2028 e l’inizio del 2029.

Le modifiche in arrivo rappresentano un cambio di passo per il sistema italiano di formazione alla guida, che si allinea alle esigenze di sicurezza e modernizzazione dettate dall’Unione Europea. L’aumento dei costi, legato tanto alle nuove tariffe per gli esami quanto all’incremento delle ore di guida obbligatorie, comporterà un maggiore investimento economico per i candidati, ma con l’obiettivo di aumentare la qualità della preparazione e la sicurezza sulle strade.
Le autoscuole dovranno adeguarsi a queste novità, rivedendo le proprie offerte e tariffe, mentre i futuri conducenti dovranno considerare tempi e spese maggiori per conseguire la patente. Nel contempo, l’introduzione della patente a 17 anni con guida accompagnata punta a responsabilizzare i giovani sin dalle prime fasi della formazione alla guida, riducendo il rischio di incidenti dovuti all’inesperienza.
Le nuove disposizioni europee, inoltre, con la loro introduzione graduale, lasceranno tempo agli operatori e agli utenti per adattarsi, ma richiederanno un’attenta supervisione affinché siano realmente efficaci nel migliorare la sicurezza stradale e l’efficienza del sistema di rilascio delle patenti in Italia.