Pensione, ecco il trucchetto che puoi utilizzare nel 2026 per andarci già a 64 anni: tutti i dettagli e gli approfondimenti
Con l’avvicinarsi del 2026, cresce l’interesse tra i lavoratori italiani per le possibilità di pensionamento anticipato. Le novità normative e le strategie previdenziali consentono infatti di accedere alla pensione già a 64 anni, ben prima dell’età pensionabile ordinaria stabilita dalla riforma vigente. Analizziamo quindi il meccanismo che permette di sfruttare questo vantaggio, aggiornando le informazioni alla luce delle ultime disposizioni.
Nel 2026, per chi ha maturato determinati requisiti contributivi, sarà possibile accedere alla pensione a 64 anni di età grazie a un particolare meccanismo previdenziale. Questo sistema si basa essenzialmente sul cumulo di contributi versati in diverse gestioni previdenziali oppure sulla valorizzazione dei periodi di lavoro svolti all’estero o in settori specifici. L’elemento chiave è il raggiungimento del numero minimo di anni di contributi richiesti per il pensionamento anticipato, che nel 2026 si attesta su una soglia flessibile, adattata alle diverse categorie di lavoratori.
Il “trucco” consiste quindi nell’anticipare l’uscita dal lavoro senza penalizzazioni significative, sfruttando la normativa che consente di sommare i contributi versati in contesti differenti. In particolare, i lavoratori con carriere discontinue, spesso penalizzati dal sistema tradizionale, possono così accedere più facilmente all’assegno pensionistico.
Requisiti e condizioni aggiornate per il 2026
Le regole per andare in pensione a 64 anni nel 2026 prevedono il possesso di almeno 35 anni di contributi validi, anche se in alcuni casi – come per le donne o per categorie protette – questo requisito può variare. È importante sottolineare che per usufruire di questa opportunità è fondamentale aver maturato i contributi entro la fine del 2025 e presentare tempestivamente la domanda all’INPS, considerando i tempi tecnici di lavorazione.

Inoltre, il legislatore ha previsto specifiche agevolazioni per chi ha svolto lavori usuranti o gravosi, che possono anticipare ulteriormente l’accesso al pensionamento. Anche gli strumenti come il cumulo gratuito dei contributi rappresentano un’opportunità per chi ha carriere frammentate, consentendo di sommare le diverse posizioni contributive senza costi aggiuntivi.
Questa possibilità di pensionamento anticipato rappresenta un’importante novità per migliaia di lavoratori italiani, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare in giovane età o ha avuto carriere discontinue. Tuttavia, è fondamentale valutare con attenzione ogni singolo caso, tenendo conto degli effetti sull’importo della pensione e delle eventuali penalizzazioni previste dalla normativa vigente.
Gli esperti consigliano di rivolgersi a consulenti previdenziali qualificati o agli sportelli INPS per ottenere una simulazione personalizzata e capire se conviene effettivamente anticipare il pensionamento a 64 anni nel 2026. Monitorare costantemente gli aggiornamenti normativi è altrettanto importante, considerando che la materia previdenziale è in continua evoluzione.