Pensioni dicembre 2025: non solo tredicesima. Assegno ricchissimo: chi sorride sotto l’albero

L’attesa per la pensione di dicembre 2025 è elevata tra milioni di italiani, non solo per la consueta corresponsione della tredicesima.

Le novità fiscali e previdenziali confermano che l’ultimo pagamento dell’anno sarà particolarmente vantaggioso per molti pensionati, grazie a una serie di misure e agevolazioni consolidate negli anni e aggiornate per il 2025. Un elemento chiave che influisce sull’importo della pensione di dicembre è la sospensione delle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali.

Dal 2024, come da prassi consolidata, queste addizionali vengono calcolate e trattenute per undici mesi, da gennaio a novembre, con riferimento all’imposta Irpef dell’anno precedente e all’acconto per l’anno in corso. Nel mese di dicembre, quindi, il cedolino pensionistico non riporta queste trattenute, determinando un importo netto più elevato.

Pensioni dicembre 2025: non solo tredicesima

Inoltre, l’INPS a novembre conclude la fase dei conguagli Irpef relativi all’anno in corso, saldando eventuali debiti o rimborsando crediti risultanti dalla dichiarazione dei redditi. Questo meccanismo fiscale rende l’assegno di dicembre mediamente più ricco, anche se per pochi euro, rispetto alle altre mensilità.

Oltre alla riduzione delle trattenute, la mensilità di dicembre offre un’opportunità economica in più per i pensionati con redditi limitati: il cosiddetto bonus Natale, un sostegno previsto dal 2001 per affrontare le spese tipiche del periodo festivo. Questo beneficio è destinato esclusivamente ai titolari di pensioni previdenziali, ovvero calcolate sulla base dei contributi versati, escludendo pertanto chi percepisce trattamenti assistenziali come l’assegno sociale o pensioni di invalidità.

Per il 2025, la soglia di reddito personale per accedere al bonus è fissata a 7.936,87 euro annui. Gli importi erogati sono due:
– un bonus pieno di 154,94 euro per chi ha una pensione pari o inferiore al limite stabilito;
– un bonus ridotto per chi percepisce una pensione leggermente superiore ma inferiore a 8.091,81 euro, calcolato sottraendo dalla soglia massima il valore effettivo dell’assegno pensionistico.

Questa misura rappresenta un aiuto concreto per i pensionati più fragili, garantendo un incremento significativo dell’importo di dicembre Nel cedolino di dicembre confluisce la tradizionale tredicesima, un diritto riconosciuto a tutti i pensionati senza distinzione. Tuttavia, un’ulteriore integrazione, la quattordicesima, è riservata a una cerchia più ristretta di beneficiari, con l’obiettivo di supportare i pensionati con redditi più bassi.

L’erogazione della quattordicesima è subordinata al rispetto di tre condizioni fondamentali:
– il tipo di pensione deve essere riconducibile all’Assicurazione Generale Obbligatoria o a gestioni equipollenti, inclusi fondi sostitutivi o esonerativi integrati nel sistema previdenziale pubblico;
– il pensionato deve aver compiuto almeno 64 anni di età;
– il reddito personale non deve superare il doppio del trattamento minimo annuo previsto per i pensionati ex lavoratori dipendenti, una soglia aggiornata annualmente.

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