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Proroga opzione donna 2023: quali categorie, requisiti e tempistiche

Proroga opzione donna 2023: quali categorie, requisiti e tempistiche

La proroga dell’opzione donna è una misura che offre alle lavoratrici la possibilità di andare in pensione anticipata, riducendo l’età anagrafica richiesta per l’accesso al trattamento pensionistico. Questa opzione è stata introdotta per venire incontro alle esigenze delle donne che, a causa di carichi familiari o lavorativi, non riescono a raggiungere l’età pensionabile ordinaria. Vediamo nel dettaglio quali sono le categorie coinvolte, i requisiti necessari e le tempistiche previste.

L’opzione donna è rivolta a diverse categorie di lavoratrici, tra cui le dipendenti del settore pubblico, le autonome, le lavoratrici agricole e le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata dell’INPS. È importante sottolineare che questa misura non è applicabile alle lavoratrici del settore privato, in quanto per loro è previsto un diverso regime di pensionamento anticipato.

Per poter accedere all’opzione donna, le lavoratrici devono soddisfare alcuni requisiti specifici. In primo luogo, devono aver compiuto almeno 58 anni di età e aver maturato almeno 35 anni di contributi. Inoltre, devono aver svolto almeno 12 mesi di lavoro notturno o in condizioni di rischio, oppure devono aver svolto almeno 30 anni di lavoro in settori considerati gravosi. È importante precisare che i requisiti possono variare a seconda della categoria di appartenenza e delle specifiche normative vigenti.

Per quanto riguarda le tempistiche, la proroga dell’opzione donna è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2022 e sarà valida fino al 31 dicembre 2023. Ciò significa che le lavoratrici che intendono accedere a questa misura dovranno presentare la domanda entro tale data. È importante sottolineare che la proroga dell’opzione donna non prevede una nuova finestra temporale di accesso, ma riguarda esclusivamente le lavoratrici che hanno già maturato i requisiti necessari entro il 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda i riferimenti normativi, la proroga dell’opzione donna è stata introdotta con l’articolo 1, comma 207, della Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 178/2021). Tale disposizione ha modificato l’articolo 24, comma 3, del Decreto Legislativo n. 67/2011, che disciplina il regime pensionistico delle lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata dell’INPS. È importante consultare le norme vigenti e rivolgersi agli enti previdenziali competenti per avere informazioni aggiornate e dettagliate sulle modalità di accesso all’opzione donna.

In conclusione, la proroga dell’opzione donna rappresenta una possibilità concreta per le lavoratrici che desiderano andare in pensione anticipata. Grazie a questa misura, è possibile ridurre l’età anagrafica richiesta per l’accesso al trattamento pensionistico, tenendo conto delle specifiche esigenze delle donne. Tuttavia, è fondamentale verificare i requisiti specifici e le tempistiche previste, in quanto possono variare a seconda della categoria di appartenenza e delle normative vigenti.