Provider e motori di ricerca non responsabili per i contenuti veicolati da terzi

La Sezione proprietà industriale del Tribunale di Firenze fa chiarezza in merito alla responsabilità dei motori di ricerca. Perché possa ritenersi che un motore di ricerca (o altro intermediario di internet) abbia effettiva conoscenza dell’illiceità commessa da terzi, è necessario che un “organo competente abbia dichiarato che i dati sono illeciti…e che l’ISP stesso sia a conoscenza di una tale decisione …”.

L’articolo e la sentenza Tribunale civile di Firenze – Sezione marchi e brevetti – Sentenza 25 maggio 2012