Cessazione dell’obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne: i casi

Quando cessa il mantenimento del figlio maggiorenne

Il mantenimento del figlio maggiorenne è un tema di grande importanza nel diritto di famiglia. Spesso, infatti, i genitori si trovano a dover sostenere economicamente i propri figli anche dopo che questi hanno raggiunto la maggiore età. Tuttavia, esistono dei casi in cui l’obbligo di mantenimento cessa. In questo articolo, esamineremo quali sono le situazioni in cui il genitore non è più tenuto a provvedere al sostentamento del figlio maggiorenne.

Uno dei casi più comuni in cui cessa il mantenimento del figlio maggiorenne è quando quest’ultimo raggiunge l’autonomia economica. Infatti, secondo l’articolo 337 del Codice Civile, il genitore non è più tenuto a mantenere il figlio maggiorenne se questi è in grado di provvedere da sé alle proprie necessità. Questo significa che se il figlio ha un lavoro stabile e un reddito sufficiente per mantenersi, il genitore può essere sollevato dall’obbligo di mantenimento.

Un altro caso in cui cessa il mantenimento del figlio maggiorenne è quando quest’ultimo si sposa o convive stabilmente. Infatti, secondo l’articolo 337 del Codice Civile, il genitore non è più tenuto a mantenere il figlio maggiorenne se questi ha formato una famiglia autonoma. In questo caso, infatti, si presume che il figlio abbia trovato un sostegno economico nel proprio coniuge o convivente e quindi non sia più necessario che il genitore provveda al suo mantenimento.

Un’altra situazione in cui cessa il mantenimento del figlio maggiorenne è quando quest’ultimo viene adottato da un’altra persona. Infatti, secondo l’articolo 337 del Codice Civile, se il figlio maggiorenne viene adottato da un’altra famiglia, il genitore biologico non è più tenuto a provvedere al suo mantenimento. In questo caso, infatti, il figlio acquisisce una nuova famiglia che ha l’obbligo di sostenerlo economicamente.

Un caso particolare è quello in cui il figlio maggiorenne è affetto da una grave disabilità. In questo caso, infatti, l’obbligo di mantenimento può non cessare anche dopo la maggiore età. Infatti, secondo l’articolo 337 del Codice Civile, se il figlio maggiorenne è affetto da una disabilità che lo rende incapace di provvedere da sé alle proprie necessità, il genitore può essere tenuto a continuare a sostenerlo economicamente. Tuttavia, è necessario che la disabilità sia accertata da un’apposita commissione medica e che il genitore sia in grado di sostenere economicamente il figlio senza compromettere la propria sussistenza.

Inoltre, è importante sottolineare che l’obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne può cessare anche in caso di grave inadempienza del figlio. Infatti, se il figlio maggiorenne si comporta in modo gravemente disdicevole nei confronti del genitore, ad esempio rifiutando di avere rapporti con lui o offendendolo pubblicamente, il genitore può chiedere la cessazione dell’obbligo di mantenimento. Tuttavia, è necessario che il comportamento del figlio sia grave e reiterato nel tempo.

Possiamo quindi dire che il mantenimento del figlio maggiorenne cessa quando quest’ultimo raggiunge l’autonomia economica, si sposa o convive stabilmente, viene adottato da un’altra persona o è affetto da una grave disabilità. Inoltre, l’obbligo di mantenimento può cessare anche in caso di grave inadempienza del figlio. Tuttavia, è importante sottolineare che ogni caso deve essere valutato singolarmente e che la decisione finale spetta al giudice, che terrà conto delle specifiche circostanze e delle esigenze delle parti coinvolte.

In conclusione, il mantenimento del figlio maggiorenne è un tema complesso che richiede una valutazione attenta e dettagliata. Quando cessa l’obbligo di mantenimento dipende da diversi fattori, come l’autonomia economica del figlio, il suo matrimonio o convivenza stabile, l’adozione da parte di un’altra famiglia, la presenza di una grave disabilità o la grave inadempienza del figlio. Tuttavia, a parere di chi scrive, è sempre consigliabile cercare un accordo amichevole tra le parti coinvolte, al fine di evitare lunghe e costose controversie legali.