L’arte della tassidermia, ovvero l’impagliatura di animali, è una pratica antica che risale a secoli fa. Tuttavia, non tutti sanno che possedere animali impagliati può essere considerato un reato in determinate circostanze. Questo articolo si propone di illustrare quando e perché la detenzione di animali impagliati può essere considerata illecita.
La tassidermia è una pratica che, se svolta in maniera corretta e rispettosa, può essere considerata un’arte. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti gli animali possono essere impagliati e conservati. La legge italiana, infatti, prevede una serie di normative molto precise in merito.
La legge n. 157 del 11 febbraio 1992, nota come “Legge sulla caccia”, stabilisce che è vietato cacciare, catturare o uccidere animali appartenenti a specie protette. Questo significa che è altresì vietato impagliare e conservare questi animali. Inoltre, la legge prevede sanzioni severe per chi viola queste disposizioni, che possono arrivare fino a pene detentive.
Un altro riferimento normativo importante è il Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio del 9 dicembre 1996, che disciplina il commercio di specie animali e vegetali protette. Questo regolamento stabilisce che è vietato il commercio di animali appartenenti a specie protette, sia vivi che morti. Di conseguenza, è vietato anche il commercio di animali impagliati appartenenti a queste specie.
A parere di chi scrive, è fondamentale sottolineare che la detenzione di animali impagliati non è sempre illegale. Tuttavia, è necessario che l’animale non appartenga a una specie protetta e che sia stato ucciso in maniera legale. Inoltre, è importante ricordare che la tassidermia deve essere svolta da professionisti autorizzati, che rispettano le normative in vigore e utilizzano tecniche rispettose dell’animale.
Un altro aspetto da considerare è la provenienza dell’animale impagliato. Se l’animale è stato acquistato o ricevuto in eredità, è importante verificare che sia stata rispettata la normativa in vigore al momento dell’acquisto o della morte dell’animale. In caso contrario, la detenzione dell’animale impagliato potrebbe essere considerata illegale.
Inoltre, è importante sottolineare che la detenzione di animali impagliati può essere considerata illegale anche se l’animale è stato trovato morto. Infatti, la legge prevede che, in caso di ritrovamento di un animale morto appartenente a una specie protetta, si deve darne immediata comunicazione alle autorità competenti. Non farlo e decidere di impagliare l’animale può comportare sanzioni.
Possiamo quindi dire che la detenzione di animali impagliati è una pratica che deve essere svolta con la massima attenzione e rispetto delle normative vigenti. È fondamentale informarsi e verificare sempre la provenienza dell’animale e la sua appartenenza o meno a una specie protetta. In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista o alle autorità competenti.
In conclusione, la tassidermia è un’arte che deve essere praticata con rispetto e consapevolezza. La detenzione di animali impagliati non è sempre illegale, ma è fondamentale rispettare le normative in vigore per evitare di incorrere in sanzioni. Ricordiamo che la tutela della biodiversità e il rispetto degli animali sono valori fondamentali che devono guidare sempre le nostre azioni.