Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna: conferme in arrivo per il 2026, chi potrà andare in pensione prima

Andare in pensione nel 2025 sarà leggermente diverso rispetto agli anni scorsi. Cambiamenti in vista soprattutto per coloro che vorrebbero andare prima in pensione o che pensano di fare domanda per poterla ottenere.

La pensione sembra essere un mondo ancora così lontano per tanti lavoratori. Ma è davvero così? Cerchiamo di capire insieme quali sono le nuove dinamiche messe in campo e cosa cambierà da quest’anno.

Pensione: cosa sta cambiando?

La pensione: quella che in molti vedono ancora come miraggio. In realtà, forse non è del tutto così. Certo, ogni anno, e con ogni nuova Legge di Bilancio, sembrano esserci dei cambiamenti e nessuno, poi, riesce più a capire effettivamente cosa sta succedendo e se, mai, potrà andarci o meno in pensione e riposare dopo anni di duro lavoro.

Anche da questo anno 2025, le modalità per il pensionamento sono cambiate e, per alcuni, anche dopo anni di duro lavoro, potrà essere difficile arrivarci e poterla ottenere. Il Governo, nel nuovo testo, pensa di dare tre canali di uscita unici per poter andare finalmente in quiescenza lavorativa. Ma di quali canali si tratta?

Il primo di questi è la Quota 103, seguita da Ape Sociale e Opzione Donna: si tratta di meccanismi di uscita anticipata o flessibile dal mondo del lavoro e, per questo, caratterizzati da vincoli aggiuntivi legati a fattori come età, contributi, categorie tutelate, modalità di calcolo dell’importo. La loro riconferma o revisione è legata a scelte politiche e risorse disponibili, tenendo presente anche le varie spese da affrontare, quanto anche la mera possibilità, da parte del cittadino, di un pensionamento anticipato.

Da Quota 103, all’Ape Sociale

Quota 103, la formula più nota per l’uscita anticipata: sono necessari almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Inoltre, fino al compimento dei 67 anni, l’assegno pensionistico non potrà superare quattro volte il trattamento minimo Inps. Dall’altro lato, invece, c’è Opzione donna che però è molto selettiva.

Prevede almeno 35 anni di contributi effettivi e 61 anni d’età alla data della domanda di pensionamento. Infine c’è l’Ape Sociale che, a ben vedere, è una misura-ponte più che una pensione vera e propria: questo canale di pensionamento anticipato può essere percorso dai lavoratori meritevoli di particolare tutela.

Ovviamente si tratta di modelli pensionistici per cittadini che hanno determinati requisiti. Per sapere se, anche tu, rientri in alcune di queste categorie, contatta il tuo commercialista o il tuo Caf per saperne di più.

Change privacy settings
×