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Richiesta di rettifica di dati errati alla Centrale Rischi: modalità e termini

Richiesta di rettifica di dati errati alla Centrale Rischi: modalità e termini

La Centrale Rischi è un’istituzione che raccoglie e gestisce informazioni relative al credito delle persone fisiche e delle imprese. Queste informazioni sono utilizzate dalle banche e dagli istituti finanziari per valutare la solvibilità dei clienti e decidere se concedere o meno un prestito. È quindi fondamentale che i dati presenti nella Centrale Rischi siano corretti e aggiornati.

Tuttavia, può accadere che i dati riportati nella Centrale Rischi siano errati o non corrispondano alla realtà. In questi casi, è possibile presentare una richiesta di rettifica per correggere tali errori. La richiesta di rettifica può essere presentata sia da parte del soggetto interessato, sia da parte di un intermediario finanziario che agisce per conto del cliente.

Per presentare la richiesta di rettifica, è necessario compilare un modulo apposito, disponibile sul sito della Centrale Rischi o presso gli uffici competenti. Nel modulo, bisogna indicare i dati personali del richiedente, il numero di identificazione presente nella Centrale Rischi e i dati errati da correggere. È importante fornire tutte le informazioni necessarie e documentare eventuali prove che dimostrino l’erroneità dei dati riportati.

Una volta compilato il modulo, è possibile inviarlo alla Centrale Rischi tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnarlo direttamente presso gli uffici competenti. È consigliabile conservare una copia del modulo e della ricevuta di invio, in modo da poter dimostrare di aver presentato la richiesta di rettifica.

La Centrale Rischi ha l’obbligo di rispondere alla richiesta di rettifica entro 30 giorni dalla sua ricezione. Durante questo periodo, la Centrale Rischi effettuerà le verifiche necessarie per accertare la correttezza dei dati contestati. Nel caso in cui la richiesta di rettifica venga accolta, la Centrale Rischi provvederà a correggere i dati errati e a comunicare la rettifica alle banche e agli istituti finanziari che hanno accesso alle informazioni della Centrale Rischi.

Qualora la richiesta di rettifica venga respinta, il richiedente ha il diritto di presentare un reclamo alla Centrale Rischi. Il reclamo dovrà essere inviato entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di respinta e dovrà contenere tutte le motivazioni e le prove a sostegno della richiesta di rettifica. La Centrale Rischi, a sua volta, ha l’obbligo di rispondere al reclamo entro 30 giorni dalla sua ricezione.

È importante sottolineare che la richiesta di rettifica dei dati errati alla Centrale Rischi è un diritto garantito dalla normativa vigente. In particolare, il Decreto Legislativo n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) prevede che ogni persona abbia il diritto di chiedere la rettifica dei dati personali inesatti o incompleti. Inoltre, il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR) sancisce il diritto all’oblio, ovvero il diritto di ottenere la cancellazione dei propri dati personali qualora non siano più necessari per gli scopi per i quali sono stati raccolti.

In conclusione, se si riscontrano dati errati nella Centrale Rischi, è possibile presentare una richiesta di rettifica per correggere tali errori. È importante compilare correttamente il modulo di richiesta, fornendo tutte le informazioni necessarie e documentando eventuali prove. La Centrale Rischi ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta e, in caso di accoglimento, provvederà a correggere i dati errati. In caso di respinta, è possibile presentare un reclamo entro 30 giorni dalla comunicazione di respinta. Ricordiamo che la richiesta di rettifica dei dati errati è un diritto garantito dalla normativa vigente, che tutela la privacy e la correttezza delle informazioni presenti nella Centrale Rischi.