Giudice di pace di Perugia: se l’offerta contrattuale contiene la clausola “sine die”, l’azienda non può unilateralmente cambiare le condizioni senza informare il consumatore. La compagnia telefonica è stata condannata a pagare il risarcimento del danno a un’abbonata per aver mutato le condizioni del contratto, in assenza di un’esplicita accettazione.
