Sanità, accordo Stato-Regioni per le nuove cure essenziali garantite: quali sono le nuove

Dopo otto anni arriva l’atteso aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza: più screening, nuove esenzioni e cure all’avanguardia per garantire a tutti i cittadini un’assistenza sanitaria moderna e inclusiva.

Dopo otto anni di attesa, arrivano finalmente i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), ossia l’elenco delle prestazioni e dei servizi sanitari che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) deve garantire a tutti i cittadini italiani, gratuitamente o con il pagamento del ticket. L’accordo, raggiunto tra Stato e Regioni, rappresenta  un passo avanti importante per la sanità pubblica: vengono aggiornate cure, screening, terapie e prestazioni che rispecchiano l’evoluzione della medicina e delle necessità di salute della popolazione.

Il precedente aggiornamento risaliva al 2017. Da allora, il mondo medico e scientifico ha fatto enormi passi avanti, soprattutto nella genetica, nella diagnosi precoce e nella gestione delle malattie croniche. Ecco perché questo intervento era diventato urgente: non solo per inserire nuove cure, ma anche per eliminare quelle ormai superate, migliorando l’efficienza e l’appropriatezza delle prestazioni offerte dal sistema sanitario.

In questo modo si vuole rendere l’assistenza sanitaria pubblica più moderna, equa e aderente ai bisogni reali dei cittadini. Come ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, l’aggiornamento “porta nuove terapie, screening innovativi ed esenzioni per diverse patologie, a dimostrazione di una sanità sempre più di qualità e all’avanguardia”.

Cosa cambia con i nuovi Lea

Il nuovo pacchetto di prestazioni aggiorna il decreto del 2017 e introduce diverse novità significative. Tra le principali, l’estensione dello screening neonatale: ora i test obbligatori alla nascita includeranno 8 nuove malattie genetiche rare, tra cui l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) e le Immunodeficienze combinate gravi (SCID). Questi test permettono di individuare patologie potenzialmente gravi già nei primi giorni di vita, consentendo interventi tempestivi e salvavita.

Nuovi Lea
Nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza): cosa c’è da sapere – diritto

Un altro passo avanti riguarda la prevenzione dei tumori ereditari. I nuovi Lea includono programmi di sorveglianza per le donne che presentano una predisposizione genetica ai tumori al seno e all’ovaio (mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2). Si tratta di un piano di controlli mirati — mammografie, ecografie, risonanze e consulenze oncologiche — che consente di intercettare la malattia nelle sue fasi iniziali, aumentando le probabilità di guarigione.

Tra le novità più attese c’è anche l’ampliamento delle malattie croniche esenti dal ticket. Entrano nella lista tre patologie che, fino a oggi, non godevano di questo diritto: la sindrome fibromialgica, l’idrosadenite cronica suppurativa e la malattia polmonare da micobatteri non tubercolari. Si tratta di condizioni spesso invalidanti, per le quali l’esenzione dal pagamento delle prestazioni sanitarie rappresenta un sostegno concreto per migliaia di pazienti.

Inoltre, vengono introdotte nuove prestazioni psicologiche per i disturbi dell’alimentazione, come anoressia e bulimia. Il SSN garantirà sedute psicoeducazionali sia individuali che di gruppo, un segnale importante di attenzione verso la salute mentale, spesso trascurata ma centrale nella vita dei più giovani.

L’intesa prevede anche un rafforzamento del dialogo tra il Ministero della Salute e le Regioni, per garantire aggiornamenti più frequenti e una gestione più efficiente dei Lea. Le Regioni hanno chiesto che i nuovi provvedimenti entrino in vigore almeno 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, così da permettere a tutte le strutture di adeguarsi ai nuovi standard.

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