Separazione in comune: quali sono i costi e le spese coinvolte

separazione in comune: quali sono i costi e le spese coinvolte

La separazione in comune è una procedura che permette a due coniugi di separarsi senza dover necessariamente ricorrere al divorzio. Questa forma di separazione, prevista dall’articolo 158 del Codice Civile, consente ai coniugi di vivere separati, ma di mantenere lo stato civile di sposati. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio i costi e le spese che possono essere coinvolte in una separazione in comune.

I costi di una separazione in comune possono variare a seconda delle specifiche circostanze e delle scelte dei coniugi. Innanzitutto, è necessario considerare i costi legali. È consigliabile affidarsi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia per gestire la procedura di separazione. Gli onorari dell’avvocato possono variare in base alla sua esperienza e alla complessità del caso. È importante richiedere un preventivo dettagliato per evitare sorprese inaspettate.

Oltre ai costi legali, ci sono altre spese da considerare. Ad esempio, se i coniugi hanno figli, potrebbe essere necessario stipulare un accordo di separazione che regoli la custodia dei minori, il mantenimento e le visite. In questo caso, è consigliabile rivolgersi a un mediatore familiare o a un consulente legale per aiutare a raggiungere un accordo equo e soddisfacente per entrambe le parti.

Un altro aspetto da considerare sono i costi di una possibile divisione dei beni. Durante la separazione in comune, i coniugi possono decidere di dividere i beni acquisiti durante il matrimonio. Questo può comportare spese aggiuntive come la valutazione dei beni da parte di un perito o un commercialista. È importante tenere conto di queste spese nel calcolo complessivo dei costi della separazione.

Inoltre, è possibile che sia necessario pagare una tassa di separazione. Questa tassa varia a seconda del comune di residenza e può essere richiesta al momento della presentazione della domanda di separazione. È consigliabile informarsi presso l’ufficio di stato civile del proprio comune per conoscere l’importo esatto della tassa e le modalità di pagamento.

Da non sottovalutare sono anche le spese legate alla nuova sistemazione dei coniugi. Durante la separazione in comune, è probabile che i coniugi debbano trovare una nuova casa o ristrutturare quella attuale per adattarla alle nuove esigenze. Questo può comportare spese significative come il pagamento di un affitto o la ristrutturazione dell’immobile. È importante valutare attentamente queste spese e pianificarle adeguatamente.

Infine, è importante considerare anche le spese legali future. La separazione in comune può comportare la necessità di modificare alcuni documenti legali come testamento, polizze assicurative o contratti di mutuo. Queste modifiche possono comportare ulteriori costi legali che devono essere presi in considerazione.

In conclusione, i costi e le spese di una separazione in comune possono variare a seconda delle specifiche circostanze e delle scelte dei coniugi. È consigliabile affidarsi a un avvocato specializzato per gestire la procedura e richiedere un preventivo dettagliato. È altresì importante considerare le spese legate alla divisione dei beni, alla nuova sistemazione dei coniugi e alle modifiche legali future. Pianificare attentamente queste spese è fondamentale per affrontare la separazione in comune in modo sereno e consapevole.

Riferimenti normativi:
– Codice Civile, articolo 158