Lo smart working e il telelavoro sono ormai realtà consolidate nel mondo del lavoro, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria che ha portato molte aziende a adottare queste modalità di lavoro in modo diffuso. Tuttavia, è importante che i lavoratori siano consapevoli dei propri diritti e delle possibili criticità legate a questa forma di lavoro agile. In questo articolo, esamineremo come tutelarsi da strumenti e costi a proprio carico in ambito di smart working e telelavoro.
Di seguito, verranno sviluppati i seguenti concetti:
– Normativa di riferimento per lo smart working e il telelavoro
– Strumenti necessari per lavorare da casa
– Costi a proprio carico e come gestirli
– Diritti e doveri del lavoratore in smart working e telelavoro
– Consigli utili per una gestione efficace del lavoro agile
La normativa di riferimento per lo smart working e il telelavoro in Italia è rappresentata principalmente dal Decreto Legislativo 81/2015, che disciplina la materia della salute e sicurezza sul lavoro, e dal recente Accordo Stato-Regioni del 2020 che ha introdotto specifiche disposizioni in merito al lavoro agile. È importante che i datori di lavoro rispettino tali normative e che i lavoratori siano informati sui propri diritti e doveri.
Per poter svolgere al meglio il proprio lavoro da casa, è necessario disporre di strumenti adeguati come un computer, una connessione internet affidabile, una postazione di lavoro ergonomica e eventualmente software specifici per la propria attività. È compito del datore di lavoro fornire tali strumenti o rimborsare i costi sostenuti dal dipendente per l’acquisto degli stessi.
I costi a proprio carico in ambito di smart working e telelavoro possono riguardare principalmente le bollette di luce, gas e internet, nonché l’acquisto di materiali di cancelleria o di arredi per la postazione di lavoro. È importante che il datore di lavoro fornisca indicazioni chiare in merito al rimborso di tali spese e che il dipendente tenga traccia dei costi sostenuti per poter richiedere il dovuto rimborso.
Altresì, è fondamentale che i lavoratori siano consapevoli dei propri diritti e doveri in ambito di smart working e telelavoro. Tra i diritti riconosciuti ai lavoratori in modalità agile vi sono il diritto alla disconnessione, il diritto alla privacy e alla sicurezza sul lavoro, nonché il diritto alla formazione e all’aggiornamento professionale. È importante che i lavoratori conoscano tali diritti e che li facciano valere in caso di necessità.
A parere di chi scrive, per una gestione efficace del lavoro agile è consigliabile stabilire degli orari di lavoro ben definiti, creare una routine giornaliera, mantenere un contatto costante con i colleghi e il datore di lavoro, e dedicare del tempo al benessere psicofisico. Inoltre, è consigliabile partecipare a corsi di formazione specifici sul lavoro agile per acquisire competenze utili per svolgere al meglio la propria attività da casa.
In conclusione, lo smart working e il telelavoro rappresentano una modalità di lavoro sempre più diffusa e apprezzata, ma è importante che i lavoratori siano consapevoli dei propri diritti e delle possibili criticità legate a questa forma di lavoro agile. Conoscere la normativa di riferimento, disporre degli strumenti necessari, gestire i costi a proprio carico in modo oculato e fare valere i propri diritti sono passaggi fondamentali per lavorare in modo efficace e sereno da casa. Possiamo quindi dire che, con la giusta preparazione e attenzione, lo smart working e il telelavoro possono rappresentare un’opportunità per conciliare vita lavorativa e personale in modo equilibrato e soddisfacente.