I reati fallimentari: bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali

Gli assegni sociali per gli anziani con minime risorse

I reati fallimentari: bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali I reati fallimentari rappresentano una categoria di reati societari che riguardano principalmente la bancarotta fraudolenta e le false comunicazioni sociali. Questi reati sono disciplinati dal Codice Penale italiano, in particolare dagli articoli 216, 217, 223 e 262. La bancarotta fraudolenta è un reato che si configura quando … Leggi tutto

Il falso in bilancio e la bancarotta fraudolenta

La filiazione naturale e le nuove tecniche di procreazione

Falso bilancio, bancarotta fraudolenta: un binomio che purtroppo si ripete sempre più spesso nel panorama economico italiano. Queste due pratiche illegali rappresentano un grave problema per le imprese e per l’economia del nostro Paese. Ma cosa si intende esattamente per falso bilancio e bancarotta fraudolenta? E quali sono le conseguenze previste dalla legge per chi … Leggi tutto

La Cassazione dice no all’arresto di Tanzi

La procura milanese aveva chiesto la misura restrittiva per evitare una possibile fuga. Accolto il ricorso dei legali dell’ex patron di Parmalat. La questione dovrà tornare al tribunale del riesame. Il 18 dicembre 2008 era stato condannato per bancarotta fraudolenta a 18 anni di reclusione. L’articolo su corriere.it

Delitto di bancarotta fraudolenta e relativa prova documentale contabile

Cassazione: l’articolo 216 della Legge fallimentare punisce con la reclusione da tre a dieci anni, l’imprenditore dichiarato fallito che, prima dell’apertura della procedura fallimentare, abbia “distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, esposto o riconosciuto passività inesistenti”, ovvero abbia “sottratto, … Leggi tutto

Bancarotta fraudolenta documentale: quando ci vuole il dolo specifico

In tema di bancarotta fraudolenta documentale, il dolo specifico consistente nello scopo di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori concerne soltanto le ipotesi di sottrazione, distruzione o falsificazione dei libri o delle altre scritture contabili e non anche l’ipotesi di tenuta di tali libri e scritture in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari.

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