Il sonno disturbato dai cani va risarcito

La Corte di Cassazione ha dato torto a un proprietario degli animali. Cento euro di ammenda e 1000 come ricompensa per il disagio notturno causato dall’abbaiare dell’ "amico dell’uomo".  L’imputato nel ricorso aveva rilevato che «la configurabilità del reato presuppone che sia disturbata la quiete di un numero indeterminato di persone e non soltanto di una sola».

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