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Totalizzazione internazionale contributi 2023: quando e come presentare domanda

Totalizzazione internazionale contributi 2023: quando e come presentare domanda

La totalizzazione internazionale dei contributi è un tema di grande importanza per i lavoratori che hanno maturato periodi di contribuzione in più Paesi. Grazie a questo meccanismo, è possibile sommare i periodi di lavoro svolti all’estero a quelli svolti in Italia, al fine di raggiungere i requisiti necessari per ottenere la pensione.

La totalizzazione internazionale dei contributi è regolamentata dalla legge italiana e dalle convenzioni internazionali stipulate tra l’Italia e gli altri Paesi. In particolare, il riferimento normativo principale è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 509/1997, che disciplina il sistema previdenziale italiano.

Per poter richiedere la totalizzazione internazionale dei contributi, è necessario aver lavorato in almeno due Paesi diversi, tra cui l’Italia. Inoltre, è fondamentale che i periodi di lavoro svolti all’estero siano coperti da un sistema previdenziale obbligatorio e che siano stati effettivamente contribuiti.

La domanda di totalizzazione internazionale dei contributi può essere presentata all’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che è l’ente preposto alla gestione delle pensioni in Italia. È possibile presentare la domanda in qualsiasi momento, ma è consigliabile farlo almeno un anno prima della data prevista per il pensionamento.

Per presentare la domanda di totalizzazione internazionale dei contributi, è necessario compilare l’apposito modulo, disponibile sul sito dell’INPS. Nel modulo, bisogna indicare tutti i periodi di lavoro svolti all’estero, specificando il Paese, l’azienda presso cui si è lavorato e le relative date di inizio e fine del rapporto di lavoro.

Inoltre, è importante allegare alla domanda tutta la documentazione necessaria a comprovare i periodi di lavoro svolti all’estero e i contributi versati. Questa documentazione può variare a seconda del Paese di provenienza e delle normative vigenti. È consigliabile informarsi presso l’INPS o presso i consolati dei Paesi interessati per ottenere tutte le informazioni necessarie.

Una volta presentata la domanda di totalizzazione internazionale dei contributi, l’INPS effettuerà una verifica dei periodi di lavoro dichiarati e dei contributi versati. Questa verifica può richiedere del tempo, quindi è importante presentare la domanda con anticipo rispetto alla data prevista per il pensionamento.

Una volta completata la verifica, l’INPS comunicherà al richiedente il numero di contributi totalizzati e il diritto alla pensione. Nel caso in cui non si raggiungano i requisiti necessari per ottenere la pensione, l’INPS fornirà informazioni sulle eventuali integrazioni contributive da effettuare.

È importante sottolineare che la totalizzazione internazionale dei contributi non comporta un aumento dell’importo della pensione, ma permette di raggiungere i requisiti necessari per ottenerla. Inoltre, è possibile richiedere la totalizzazione solo una volta, quindi è fondamentale valutare attentamente quando presentare la domanda.

In conclusione, la totalizzazione internazionale dei contributi è un meccanismo che permette ai lavoratori di sommare i periodi di lavoro svolti all’estero a quelli svolti in Italia, al fine di raggiungere i requisiti necessari per ottenere la pensione. È possibile presentare la domanda all’INPS, compilando l’apposito modulo e allegando la documentazione necessaria. È consigliabile presentare la domanda con anticipo rispetto alla data prevista per il pensionamento, in modo da permettere all’INPS di effettuare la verifica dei periodi di lavoro e dei contributi versati.