Trust per figlio disabile: come funziona e quali sono i vantaggi

trust per figlio disabile: come funziona e quali sono i vantaggi

Il trust per figlio disabile è uno strumento giuridico che permette di tutelare il patrimonio di una persona con disabilità, garantendo la sua sicurezza economica anche in assenza dei genitori o dei familiari più stretti. Questo articolo illustrerà come funziona il trust per figlio disabile, quali sono i vantaggi che offre e quali sono i riferimenti normativi che regolamentano questa figura.

Il trust per figlio disabile è un istituto giuridico che si basa sulla creazione di un patrimonio separato, gestito da un soggetto terzo chiamato trustee, il quale ha il compito di amministrare i beni in modo da garantire il sostentamento e il benessere del beneficiario, ovvero la persona con disabilità. Il trust può essere costituito sia in vita che a causa di morte, attraverso un testamento o un atto di donazione.

Uno dei principali vantaggi del trust per figlio disabile è la possibilità di garantire una continuità di assistenza economica anche in caso di decesso dei genitori o dei familiari più stretti. Infatti, il trust permette di destinare una quota del proprio patrimonio al figlio disabile, in modo che possa usufruirne anche in assenza dei genitori. Inoltre, il trust offre la possibilità di pianificare in anticipo la gestione del patrimonio, evitando eventuali conflitti familiari o problemi di successione.

Il trust per figlio disabile può essere utilizzato anche per garantire una maggiore protezione del patrimonio del beneficiario. Infatti, il trust permette di separare i beni destinati al figlio disabile da quelli dei genitori o degli altri familiari, evitando che possano essere oggetto di pignoramenti o di azioni creditorie. In questo modo, il patrimonio del beneficiario è al sicuro e può essere utilizzato esclusivamente per il suo sostentamento e il suo benessere.

Un altro vantaggio del trust per figlio disabile è la possibilità di garantire una maggiore flessibilità nella gestione del patrimonio. Infatti, il trustee ha il compito di amministrare i beni in base alle esigenze del beneficiario, garantendo una gestione personalizzata e mirata alle sue specifiche necessità. Inoltre, il trust può prevedere la nomina di un advisory board, ovvero un organo consultivo composto da esperti nel settore della disabilità, che può fornire indicazioni e consigli al trustee per una migliore gestione del patrimonio.

Dal punto di vista normativo, il trust per figlio disabile è regolamentato principalmente dall’articolo 2112 del Codice Civile italiano, che disciplina il trust in generale, e dall’articolo 2113-bis del Codice Civile, che introduce specifiche disposizioni per il trust per figlio disabile. Inoltre, la legge 112/2016 ha introdotto importanti novità in materia di trust, rendendo ancora più vantaggiosa la sua utilizzazione per la tutela dei figli disabili.

Altresì, è importante sottolineare che il trust per figlio disabile non è l’unico strumento a disposizione per la tutela del patrimonio di una persona con disabilità. Esistono infatti anche altre figure giuridiche, come l’amministrazione di sostegno o la curatela, che possono essere utilizzate in determinati casi. Tuttavia, il trust offre una serie di vantaggi che lo rendono particolarmente interessante e conveniente per la tutela del patrimonio del figlio disabile.

In conclusione, il trust per figlio disabile è uno strumento giuridico molto utile per garantire la tutela del patrimonio di una persona con disabilità. Grazie al trust, è possibile garantire una continuità di assistenza economica anche in assenza dei genitori, proteggere il patrimonio del beneficiario da eventuali azioni creditorie e garantire una gestione personalizzata e mirata alle sue specifiche necessità. A parere di chi scrive, il trust per figlio disabile rappresenta una soluzione efficace e sicura per garantire il benessere economico di una persona con disabilità.