Quanto spetta ad una vedova dalla pensione del marito? Quel che non sai

La pensione di reversibilità dà diritto alle vedove di incassare soldi dopo la morte del marito. Ecco le cifre e le modalità

Tra le varie prestazioni, una delle meno note ma molto rilevanti è la pensione di reversibilità, un tipo di pensione che viene erogata in situazioni delicate, ovvero quando un coniuge decede e lascia il partner superstite. Un sostegno importante in un momento drammatico, ma che è regolato da precise normative e condizioni.

La pensione di reversibilità rappresenta un pilastro del sistema di welfare italiano, offrendo un supporto economico fondamentale per il coniuge superstite in un momento difficile. Nonostante la sua importanza, il meccanismo di questo istituto può risultare complesso e dipende da una serie di fattori legati alla durata della vita lavorativa del coniuge defunto, alla presenza di figli a carico e alla situazione matrimoniale o di convivenza.

La pensione di reversibilità è un assegno che il coniuge superstite può ricevere a seguito del decesso del titolare di una pensione, che sia di vecchiaia o di invalidità. Tuttavia, l’erogazione di questo beneficio è subordinata a specifiche condizioni. Innanzitutto, il coniuge defunto deve aver versato almeno 15 anni di contributi nel corso della sua vita lavorativa, oppure almeno tre anni nei cinque anni precedenti al decesso.

Il diritto alla pensione di reversibilità si attiva solo quando la pensione del defunto è già attiva, cioè quando il coniuge è già pensionato al momento della morte. In altre parole, non si può ottenere la reversibilità se il coniuge non ha mai ricevuto un assegno pensionistico o se i contributi non sono sufficienti.

Quanto vale la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità viene erogata dal mese successivo al decesso del titolare della pensione. L’importo che il coniuge superstite riceve dipende dalla presenza di figli a carico. Di base, l’assegno è pari al 60% dell’ultimo assegno percepito dal coniuge deceduto.

Diritti vedove
I diritti delle vedove – (diritto.net)

Tuttavia, questa percentuale può variare in base alla situazione familiare. Se il coniuge superstite ha un solo figlio a carico, l’importo dell’assegno aumenta all’80%. Se, invece, i figli a carico sono due o più, il valore della pensione di reversibilità raggiunge il 100% dell’ultimo stipendio del coniuge deceduto.

Le regole relative alla pensione di reversibilità non si limitano alla sola condizione di decesso del titolare della pensione, ma sono influenzate anche dalla situazione familiare del coniuge superstite. In caso di separazione legale o divorzio, il coniuge che non ha diritto all’assegno di reversibilità può essere escluso, a meno che non sussistano particolari condizioni, come nel caso di assegni divorzili.

L’aspetto più complicato riguarda la gestione dei diritti economici in caso di separazione o divorzio. Se i coniugi separati si sono risposati o se uno dei due ha una convivenza con un’altra persona, le regole di reversibilità possono variare. In generale, vengono privilegiati il coniuge superstite e i figli, mentre eventuali diritti di reversibilità verso un ex coniuge sono subordinati a specifiche condizioni legali.