Si tratta di un intervento normativo a cui il Governo annette una particolare importanza, caratterizzato da un’impronta di liberalizzazione che si esplica su alcuni significativi capisaldi:
- libero accesso alle professioni, senza vincoli di numero (fuorché per le professioni caratterizzate dall’esercizio di funzioni pubbliche o dall’esistenza di uno specifico interesse generale, come quella notarile);
- eliminazione dei vincoli territoriali nell’esercizio dell’attività;
- libera concorrenza e possibilità di effettuare pubblicità dell’attività professionale quanto a costi, specializzazioni e servizi offerti, al fine di consentire all’utente una scelta informata;
- abolizione dell’obbligo di tariffe minime (al cui ammontare verrà comunque posto un limite massimo), con garanzia che il cliente ne debba essere preventivamente informato;
- tendenziale riduzione del numero degli ordini, albi e collegi professionali con la significativa novità costituita dalla previsione che gli stessi possano trasformarsi in associazioni professionali riconosciute di natura privatistica ma assoggettate al controllo pubblico (a tutela dell’importanza dei compiti demandati).
(Tratto dalla newsletter di governo.it)