Cinture di sicurezza sui sedili posteriori: verso l’obbligo?
Le cinture di sicurezza rappresentano uno dei dispositivi più importanti per la protezione degli occupanti di un veicolo durante un incidente stradale. Da anni, l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza è stato introdotto per i passeggeri dei sedili anteriori, ma cosa succede per i passeggeri dei sedili posteriori? In molti Paesi, l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori è ancora facoltativo, ma si sta discutendo sempre più spesso di una possibile estensione dell’obbligo anche a questi passeggeri.
Attualmente, in Italia, l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori è previsto solo per i veicoli immatricolati dopo il 1997. Questa normativa, introdotta nel 2003, ha rappresentato un importante passo avanti per la sicurezza stradale, ma ha lasciato scoperti molti veicoli più vecchi, che non sono dotati di cinture di sicurezza sui sedili posteriori o che ne sono sprovvisti solo in alcuni posti.
La mancanza di un obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori rappresenta un grave problema, considerando che spesso i passeggeri dei sedili posteriori sono i più vulnerabili in caso di incidente. Infatti, durante una collisione frontale, i passeggeri dei sedili posteriori possono essere proiettati in avanti con una forza molto elevata, mettendo a rischio la loro incolumità e quella degli occupanti dei sedili anteriori.
Per questo motivo, molti esperti e associazioni si stanno battendo per l’introduzione di un obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori. In molti Paesi europei, come la Francia, la Spagna e la Germania, l’obbligo è già stato esteso a tutti i passeggeri, indipendentemente dall’anno di immatricolazione del veicolo. Questa scelta si basa su studi scientifici che dimostrano come l’utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori possa ridurre significativamente il rischio di lesioni gravi o mortali in caso di incidente.
In Italia, la questione è stata affrontata più volte, ma finora non si è arrivati a una decisione definitiva. Tuttavia, nel 2019 è stato presentato un disegno di legge che prevede l’estensione dell’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza anche ai passeggeri dei sedili posteriori. Il disegno di legge è ancora in fase di discussione, ma rappresenta un importante passo avanti verso la tutela della sicurezza stradale.
È importante sottolineare che l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori non riguarda solo la protezione dei passeggeri, ma anche quella degli occupanti dei sedili anteriori. Infatti, in caso di incidente, un passeggero non allacciato può essere proiettato con una forza tale da causare lesioni anche agli occupanti dei sedili anteriori. Inoltre, l’utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori può evitare che i passeggeri vengano sbalzati fuori dal veicolo in caso di ribaltamento o collisione laterale.
Per quanto riguarda le sanzioni previste per chi non utilizza le cinture di sicurezza sui sedili posteriori, al momento non sono previste specifiche sanzioni. Tuttavia, è importante ricordare che l’articolo 172 del Codice della strada prevede una sanzione amministrativa da 80 a 318 euro per chi non utilizza le cinture di sicurezza sui sedili anteriori. È possibile che, in caso di estensione dell’obbligo ai sedili posteriori, vengano previste sanzioni simili anche per i passeggeri non allacciati.
In conclusione, l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori rappresenta un importante passo avanti per la sicurezza stradale. La protezione dei passeggeri dei sedili posteriori è fondamentale per evitare lesioni gravi o mortali in caso di incidente. È auspicabile che il disegno di legge presentato nel 2019 venga approvato al più presto, garantendo così una maggiore tutela per tutti gli occupanti dei veicoli. L’utilizzo delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori è un gesto semplice ma fondamentale per la sicurezza di tutti.