Condomino moroso: obblighi e responsabilità dell’amministratore
Quando si parla di condominio, uno degli aspetti più delicati e complessi da gestire è sicuramente quello dei condomini morosi. Ma cosa deve fare l’amministratore in questi casi? Vediamo insieme quali sono i suoi obblighi e le sue responsabilità.
Innanzitutto, è importante sottolineare che il condomino moroso è colui che non adempie al pagamento delle spese condominiali, comprese quelle relative ai lavori straordinari e alle riparazioni necessarie per il mantenimento dell’edificio. Questo comportamento può creare non pochi problemi all’intero condominio, che si trova a dover far fronte a spese impreviste o a ritardi nei pagamenti.
Il primo obbligo dell’amministratore, in caso di condomino moroso, è quello di sollecitare il pagamento delle somme dovute. A tal proposito, l’art. 63 del Codice Civile stabilisce che l’amministratore ha il potere di agire in giudizio per il recupero delle somme dovute dal condomino moroso. Inoltre, l’art. 1129 del Codice Civile prevede che l’amministratore debba convocare l’assemblea condominiale per deliberare sulle azioni da intraprendere nei confronti del condomino inadempiente.
Ma cosa succede se il condomino moroso non paga nemmeno dopo i solleciti dell’amministratore? In questo caso, l’amministratore può adire alle vie legali per ottenere il pagamento delle somme dovute. Può, ad esempio, richiedere l’iscrizione di ipoteca sull’unità immobiliare del condomino moroso, così da garantire il recupero del credito. Inoltre, può richiedere l’assegnazione del credito a un terzo, che si occuperà di riscuotere la somma dovuta.
Ma l’amministratore non ha solo obblighi nei confronti del condomino moroso, ma anche nei confronti degli altri condomini. Infatti, è suo compito garantire il corretto funzionamento del condominio e la tutela degli interessi di tutti i condomini. Pertanto, l’amministratore deve adottare tutte le misure necessarie per far fronte alle spese condominiali, anche in caso di condomino moroso.
A tal proposito, l’art. 1130 del Codice Civile prevede che l’amministratore debba provvedere alla riscossione delle somme dovute dai condomini, compresi quelli morosi. Inoltre, l’amministratore deve redigere un bilancio annuale, che deve essere approvato dall’assemblea condominiale. Questo bilancio deve includere anche le somme dovute dai condomini morosi e le azioni intraprese per il loro recupero.
Ma quali sono le responsabilità dell’amministratore in caso di inadempienza? L’art. 1131 del Codice Civile stabilisce che l’amministratore è responsabile dei danni causati ai condomini per colpa o dolo nell’esercizio delle sue funzioni. Pertanto, se l’amministratore non adotta le misure necessarie per far fronte alle spese condominiali, comprese quelle dei condomini morosi, può essere chiamato a rispondere dei danni causati.
Altresì, l’amministratore può essere chiamato a rispondere dei danni causati ai condomini morosi nel caso in cui adotti misure eccessive o ingiustificate per il recupero delle somme dovute. Ad esempio, se l’amministratore adisce alle vie legali senza aver prima tentato una mediazione o una conciliazione con il condomino moroso, potrebbe essere chiamato a rispondere dei danni causati.
A parere di chi scrive, è fondamentale che l’amministratore agisca con prudenza e diligenza nell’esercizio delle sue funzioni, soprattutto quando si tratta di gestire i condomini morosi. È importante che egli adotti le misure necessarie per garantire il corretto funzionamento del condominio e la tutela degli interessi di tutti i condomini, senza però eccedere nei suoi poteri o arrecare danni ingiustificati.
Possiamo quindi dire che l’amministratore ha il dovere di sollecitare il pagamento delle somme dovute dai condomini morosi, adottando tutte le misure necessarie per il loro recupero. Tuttavia, deve farlo nel rispetto delle norme vigenti e senza arrecare danni ingiustificati. In caso di inadempienza, l’amministratore può essere chiamato a rispondere dei danni causati ai condomini morosi o agli altri condomini. Pertanto, è fondamentale che egli svolga il suo ruolo con la massima attenzione e professionalità.