Presupposti per l’assegno di divorzio: colpe, redditi, durata del matrimonio
L’assegno di divorzio è una misura economica che viene stabilita in favore del coniuge economicamente più debole al momento della separazione o del divorzio. Tuttavia, affinché sia possibile ottenere tale assegno, è necessario che siano rispettati alcuni presupposti fondamentali. In questo articolo, analizzeremo i principali requisiti richiesti per l’assegnazione dell’assegno di divorzio, concentrandoci sulle colpe dei coniugi, i redditi e la durata del matrimonio.
Per poter beneficiare dell’assegno di divorzio, è fondamentale valutare le colpe dei coniugi. Infatti, secondo l’articolo 156 del Codice Civile, l’assegno può essere negato o ridotto se il coniuge richiedente è stato ritenuto colpevole della separazione o del divorzio. Inoltre, l’articolo 157 del medesimo codice prevede che l’assegno possa essere revocato o ridotto se il coniuge beneficiario ha commesso gravi colpe nei confronti dell’altro coniuge o dei figli.
Un altro presupposto fondamentale per l’assegnazione dell’assegno di divorzio è rappresentato dai redditi dei coniugi. Infatti, l’articolo 156 del Codice Civile stabilisce che l’assegno può essere concesso solo se il coniuge richiedente non dispone di redditi sufficienti per mantenere un tenore di vita adeguato a quello matrimoniale. Inoltre, l’articolo 157 prevede che l’assegno possa essere revocato o ridotto se il coniuge beneficiario ha ottenuto un miglioramento delle proprie condizioni economiche.
La durata del matrimonio rappresenta un ulteriore presupposto per l’assegnazione dell’assegno di divorzio. Infatti, l’articolo 5 della Legge sul divorzio prevede che l’assegno possa essere concesso solo se il matrimonio è durato almeno tre anni. Tuttavia, è importante sottolineare che questa durata minima può essere ridotta in caso di particolari circostanze, come ad esempio la presenza di figli minori o la presenza di gravi motivi di salute.
Oltre ai presupposti sopra citati, è altresì importante considerare che l’assegno di divorzio può essere concesso solo se il coniuge richiedente non ha la possibilità di ottenere un lavoro o di migliorare la propria situazione economica. Infatti, l’articolo 156 del Codice Civile prevede che l’assegno possa essere negato o ridotto se il coniuge richiedente non dimostra di aver fatto tutto il possibile per rendersi economicamente autonomo.
A parere di chi scrive, è fondamentale che l’assegno di divorzio venga stabilito in modo equo e proporzionato alle effettive esigenze del coniuge beneficiario. Infatti, l’articolo 5 della Legge sul divorzio prevede che l’assegno debba essere commisurato alle condizioni economiche dei coniugi, alla durata del matrimonio e alle esigenze del coniuge beneficiario.
Possiamo quindi dire che l’assegno di divorzio è una misura economica che può essere concessa solo se sono rispettati determinati presupposti. Tra questi, rientrano le colpe dei coniugi, i redditi, la durata del matrimonio e la possibilità di ottenere un lavoro o migliorare la propria situazione economica. È importante che tali presupposti vengano valutati attentamente al fine di garantire una giusta e equa assegnazione dell’assegno di divorzio.