Sgravi contributivi per l’assunzione degli under 36
L’assunzione dei giovani rappresenta una delle principali sfide per il mercato del lavoro italiano. Per incentivare le imprese ad assumere giovani under 36, sono stati introdotti degli sgravi contributivi che possono rappresentare un’opportunità interessante per le aziende. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio quali sono questi sgravi e come possono essere sfruttati.
La normativa che regola gli sgravi contributivi per l’assunzione degli under 36 è contenuta nel Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020, convertito con modificazioni nella Legge n. 77 del 17 luglio 2020. Questa normativa prevede una serie di agevolazioni per le imprese che assumono giovani lavoratori, al fine di favorire l’occupazione giovanile e contrastare la disoccupazione.
In particolare, gli sgravi contributivi sono previsti per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni, che non abbiano già avuto un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con la stessa azienda. L’agevolazione consiste in una riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, che può arrivare fino al 50% per un periodo massimo di tre anni.
È importante sottolineare che gli sgravi contributivi sono cumulabili con altre agevolazioni previste dalla normativa vigente, come ad esempio gli incentivi all’assunzione di lavoratori svantaggiati o disoccupati di lunga durata. Questo significa che le imprese possono beneficiare di più agevolazioni contemporaneamente, ottenendo un notevole vantaggio economico.
Per poter usufruire degli sgravi contributivi, le imprese devono rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto, devono essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali. Inoltre, devono mantenere in servizio il lavoratore per un periodo minimo di tre anni, pena la decadenza dell’agevolazione. È altresì necessario che il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato e che il giovane sia assunto con una retribuzione superiore al minimo contrattuale previsto dal CCNL di riferimento.
Per quanto riguarda l’importo degli sgravi contributivi, questo varia in base all’età del lavoratore assunto. Per i giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni, l’agevolazione è pari al 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per i primi tre anni di assunzione. Per i giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni, invece, l’agevolazione è pari al 35% per i primi tre anni.
È importante sottolineare che gli sgravi contributivi sono applicabili solo per le nuove assunzioni, ovvero per i contratti di lavoro stipulati successivamente all’entrata in vigore della normativa. Non è possibile usufruire degli sgravi per le assunzioni effettuate in precedenza.
Possiamo quindi dire che gli sgravi contributivi per l’assunzione degli under 36 rappresentano un’opportunità interessante per le imprese che vogliono investire sui giovani e favorire l’occupazione giovanile. Queste agevolazioni, previste dalla normativa vigente, consentono di ridurre i costi del lavoro e di incentivare le imprese ad assumere giovani lavoratori a tempo indeterminato. A parere di chi scrive, questa è una misura positiva che può contribuire a contrastare la disoccupazione giovanile e a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
In conclusione, gli sgravi contributivi per l’assunzione degli under 36 rappresentano un’opportunità da non sottovalutare per le imprese italiane. Queste agevolazioni, previste dalla normativa vigente, consentono di ridurre i costi del lavoro e di incentivare le imprese ad assumere giovani lavoratori a tempo indeterminato. È importante sottolineare che gli sgravi sono cumulabili con altre agevolazioni e che le imprese devono rispettare alcuni requisiti per poter usufruire di queste agevolazioni. In conclusione, possiamo dire che gli sgravi contributivi per l’assunzione degli under 36 rappresentano una misura positiva per favorire l’occupazione giovanile e contrastare la disoccupazione.