La successione ereditaria è un tema di grande importanza nel diritto civile, in quanto regola la devoluzione dei beni di una persona deceduta ai suoi eredi. Spesso, però, si verificano situazioni in cui i beneficiari della successione possono trovarsi in difficoltà a causa di varie circostanze, come ad esempio l’esistenza di creditori o di eredi che potrebbero mettere in pericolo il patrimonio ereditato. In questi casi, l’apertura di una disposizione di trust può rappresentare una soluzione efficace per proteggere i beneficiari.
Il trust è un istituto di origine anglosassone che consente di separare il patrimonio da una persona (settlor) e di trasferirlo a un soggetto terzo (trustee) che lo gestirà nell’interesse dei beneficiari indicati dal settlor stesso. In questo modo, il patrimonio non fa più parte del patrimonio del settlor e non può essere aggredito dai creditori o dai successori legali.
La successione ereditaria può essere aperta con l’apertura di una disposizione di trust, che può essere istituita sia in vita del settlor che a causa di un evento futuro, come ad esempio il suo decesso. In entrambi i casi, il settlor può decidere di trasferire tutto o parte del suo patrimonio al trustee, indicando i beneficiari che avranno diritto ai benefici del trust.
L’apertura di una disposizione di trust può essere particolarmente utile quando si prevede che i beneficiari della successione possano trovarsi in una situazione di vulnerabilità, ad esempio a causa di problemi finanziari o di incapacità di gestire il patrimonio ereditato. In questi casi, il trustee avrà il compito di amministrare il patrimonio in modo da garantire la tutela e il benessere dei beneficiari.
È importante sottolineare che l’apertura di una disposizione di trust non esclude la necessità di redigere un testamento o un atto di successione, in quanto il trust non sostituisce la successione ereditaria ma la integra. Infatti, il trust può essere utilizzato per gestire solo una parte del patrimonio del settlor, lasciando il resto ai successori legali.
Dal punto di vista normativo, l’apertura di una disposizione di trust è regolata principalmente dall’articolo 2118 del Codice Civile italiano, che disciplina il trust come istituto autonomo e riconosce la sua validità nel nostro ordinamento. Inoltre, l’articolo 2119 del Codice Civile prevede che il trust possa essere istituito anche per finalità di protezione dei beneficiari, garantendo così la sicurezza del patrimonio ereditato.
È altresì importante sottolineare che l’apertura di una disposizione di trust può comportare alcuni costi, come ad esempio le spese di costituzione del trust e le spese di gestione da parte del trustee. Tuttavia, questi costi possono essere ammortizzati dai benefici che il trust può offrire in termini di protezione del patrimonio e di tutela dei beneficiari.
A parere di chi scrive, l’apertura di una disposizione di trust rappresenta una soluzione efficace per proteggere i beneficiari della successione ereditaria. Grazie al trust, infatti, è possibile separare il patrimonio ereditato da eventuali creditori o successori legali, garantendo così la sicurezza e la tutela dei beneficiari.
Possiamo quindi dire che l’apertura di una disposizione di trust è un’opzione da prendere in considerazione quando si desidera proteggere i beneficiari della successione ereditaria. Grazie a questo strumento, è possibile garantire la gestione sicura e oculata del patrimonio ereditato, evitando situazioni di rischio o di difficoltà per i beneficiari.