Affidamento congiunto e detrazione fiscale dei figli a carico

Affidamento congiunto e detrazione fiscale dei figli a carico

L’affidamento congiunto è una forma di custodia dei figli che viene stabilita in caso di separazione o divorzio dei genitori. In questa situazione, entrambi i genitori partecipano in modo equo alla cura e all’educazione dei figli, prendendo decisioni importanti insieme. Ma cosa succede dal punto di vista fiscale? È possibile ottenere la detrazione fiscale dei figli a carico anche in caso di affidamento congiunto? Vediamo insieme quali sono le regole e le possibilità offerte dalla normativa italiana.

Secondo l’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), i figli a carico sono coloro che non hanno un reddito superiore a 2.840,51 euro annui. In caso di affidamento congiunto, entrambi i genitori possono richiedere la detrazione fiscale dei figli a carico, a patto che entrambi abbiano sostenuto le spese necessarie per il mantenimento e l’educazione dei figli stessi.

La detrazione fiscale dei figli a carico viene calcolata in base al reddito complessivo del nucleo familiare e varia a seconda del numero di figli. Per il primo figlio, ad esempio, la detrazione è di 950 euro, mentre per il secondo figlio è di 950 euro. Per il terzo figlio e per ogni figlio successivo, la detrazione è di 1.200 euro.

È importante sottolineare che la detrazione fiscale dei figli a carico può essere richiesta solo da uno dei genitori, anche in caso di affidamento congiunto. Tuttavia, è possibile che i genitori si accordino per dividere equamente la detrazione fiscale tra di loro, in modo da ottenere un beneficio fiscale maggiore per entrambi.

Per poter usufruire della detrazione fiscale dei figli a carico, è necessario presentare la dichiarazione dei redditi, indicando il numero di figli a carico e il reddito complessivo del nucleo familiare. È altresì importante conservare le ricevute e le documentazioni che attestino le spese sostenute per il mantenimento e l’educazione dei figli, in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

È importante sottolineare che la detrazione fiscale dei figli a carico non è cumulabile con altre detrazioni o deduzioni fiscali previste dalla normativa italiana. Ad esempio, se uno dei genitori usufruisce della detrazione fiscale per figli a carico, non potrà usufruire contemporaneamente della detrazione per spese mediche o per interessi passivi di mutui.

Inoltre, è importante tenere presente che la detrazione fiscale dei figli a carico può essere richiesta solo per i figli minori di 26 anni. Nel caso in cui il figlio superi questa età, ma sia ancora a carico dei genitori per motivi di studio o di disabilità, è possibile richiedere la detrazione fiscale fino al compimento dei 30 anni.

A parere di chi scrive, l’affidamento congiunto rappresenta una soluzione equa e responsabile per la gestione della custodia dei figli in caso di separazione o divorzio dei genitori. Grazie alla possibilità di richiedere la detrazione fiscale dei figli a carico, entrambi i genitori possono contribuire in modo equo alle spese necessarie per il mantenimento e l’educazione dei figli stessi.

Possiamo quindi dire che l’affidamento congiunto e la detrazione fiscale dei figli a carico sono due tematiche strettamente connesse, che offrono importanti vantaggi sia dal punto di vista fiscale che da quello familiare. È fondamentale conoscere le regole e le possibilità offerte dalla normativa italiana, al fine di poter usufruire al meglio di questi benefici.