Molti invalidi riconosciuti ai sensi della legge 104/1992 ignorano di poter usufruire di specifiche agevolazioni fiscali per il riscaldamento domestico, perdendo così importanti opportunità di risparmio sulle bollette di luce e gas. La normativa di riferimento, pur non contemplando direttamente tali sconti, è stata integrata da disposizioni dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che regola l’erogazione di bonus tariffari per le persone con disabilità grave o con necessità di apparecchiature elettromedicali.
A partire dal 1° gennaio 2025, l’INPS ha assunto il ruolo di ente unico per la valutazione dello stato di disabilità, adottando un modello bio-psico-sociale integrato, che ha semplificato il riconoscimento e la certificazione della condizione di handicap grave, come previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104. Questo aggiornamento rappresenta un passo fondamentale per rendere più efficiente l’accesso alle agevolazioni, comprese quelle relative al riscaldamento e alle utenze domestiche.
Per ottenere il bonus bollette legato alla legge 104, il cittadino deve presentare la domanda al comune di residenza o al CAF, allegando il certificato rilasciato dall’ASL che attesta la disabilità grave e la necessità di apparecchiature elettromedicali. La modulistica, denominata “modulo B”, è disponibile presso gli enti locali e deve contenere dati quali il codice POD per l’energia elettrica, il codice PDR per il gas, il codice fiscale e l’attestazione sanitaria. Una volta avviata la pratica, il bonus viene riconosciuto automaticamente in bolletta senza necessità di ulteriori contatti con il fornitore.
Requisiti e benefici economici per il bonus riscaldamento e luce
Per accedere all’agevolazione, è indispensabile che il richiedente si trovi in una condizione di disagio fisico certificato, con l’utilizzo continuativo di dispositivi elettromedicali essenziali per le funzioni vitali, come ventilatori polmonari, pompe d’infusione o apparecchi per la dialisi. Per il bonus gas, oltre alla certificazione sanitaria, è previsto un limite ISEE familiare: non deve superare 15.000 euro, esteso a 30.000 euro in presenza di nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
L’entità del bonus varia in base alla fascia di consumo e alla potenza contrattuale del contatore elettrico, con importi che, per il 2025, si articolano in tre fasce principali: minima (fino a 600 kWh/anno), media (600-1200 kWh/anno) e massima (oltre 1200 kWh/anno). Ad esempio, per una potenza contrattuale fino a 3 kW, il bonus può arrivare fino a 500 euro annui nella fascia massima, traducendosi in un risparmio mensile di circa 41 euro. Per il gas, invece, il bonus è definito in funzione della zona climatica di residenza, con importi variabili che mirano a compensare le spese di riscaldamento durante i mesi freddi.

L’ARERA ha confermato che il bonus luce previsto dalla legge 104 e il Bonus Sociale per disagio economico sono cumulabili, consentendo quindi un doppio vantaggio per le persone con disabilità che si trovino in condizioni di difficoltà economica. Al contrario, per la bolletta del gas, le due agevolazioni non sono cumulabili e il richiedente deve soddisfare i requisiti di una sola categoria.
È importante sottolineare che, a differenza del Bonus Sociale, erogato automaticamente in bolletta in base ai dati fiscali e anagrafici, il bonus per disabilità richiede una specifica domanda e la presentazione della documentazione attestante la condizione di handicap.
L’ARERA, con sede a Milano e guidata dal presidente Stefano Besseghini, continua a monitorare e aggiornare le direttive per favorire la trasparenza e l’efficienza nel mercato energetico, garantendo ai soggetti più fragili un accesso facilitato a tali agevolazioni.
Diritti e tutele aggiuntive per i beneficiari della legge 104
Oltre alle agevolazioni sulle bollette, la legge 104/1992, in vigore dal 1992 e aggiornata nel tempo, prevede diritti specifici per i lavoratori con disabilità e per i caregiver familiari, come permessi retribuiti e priorità nel lavoro agile. La recente giurisprudenza della Corte di Cassazione ha chiarito che tali permessi possono essere fruiti anche in modalità flessibile, includendo attività che mantengano l’equilibrio psicofisico del caregiver e che l’assistenza può essere prestata anche in orari serali e notturni se effettivamente necessaria.
Inoltre, i soggetti riconosciuti dalla legge 104 possono usufruire di agevolazioni fiscali ulteriori quali l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di protesi e ausili, esenzione dal bollo auto e dalla tassa di concessione governativa sulla telefonia mobile, nonché il diritto al rilascio gratuito del pass per il parcheggio riservato, valido anche in tutta Europa.
Le informazioni aggiornate e le indicazioni operative permettono oggi a molti cittadini di accedere a queste opportunità, ma resta fondamentale la divulgazione e la corretta informazione affinché nessuno perda il diritto a un sostegno economico importante per la qualità della vita.